In Svizzera si registrano 52 nuovi contagi. Un dato in crescita da alcuni giorni e per monitorare la situazione potrebbe forse venire in aiuto l’app SwissCovid disponibile da oggi in Apple Store e in Google Play Store. I colleghi di Radio3i hanno intervistato il medico cantonale Giorgio Merlani per capire cosa ne pensa.
“L’app necessaria”
“È un elemento importante in aggiunta a tutto quello che stiamo facendo, soprattutto in un momento come questo e soprattutto quando abbiamo Paesi vicino a noi che hanno un andamento peggiore dell’epidemia” spiega. Un periodo, dunque, in cui la prevalenza è molto bassa e di conseguenza il virus che circola è poco e, soprattutto, ora le persone sembrano essere meno attente alla situazione e aver dimenticato “le buone abitudini”. E aggiunge: “Se la stragrande maggioranza proprietari di uno smartphone scaricherà l’app permetterà di contenere i focali”.
Un incidenza maggiore in Svizzera tedesca?
In questo momento in Ticino il virus è poco presente, i numeri sono bassi se non azzerati. Nel resto della Svizzera però, lo ribadiamo, cominciano a crescere. “Bisogna tenere sotto controllo la situazione ma spaventarsi è eccessivo” afferma. “Rischiamo di avere il paradosso dove il Ticino avrà l’incidenza minore e ci saranno Cantoni in cui si presenterà ora il picco”. In vista dell’estate e degli spostamenti il medico cantonale ribadisce: “È doveroso fare attenzione, soprattutto ora che la mobilità è cresciuta notevolmente”.
Berna paga i tamponi, però...
La Confederazione da oggi pagherà i tamponi. È stato comunicato ieri in conferenza stampa dal consigliere federale Alain Berset. E su questo punto Merlani spiega: “Non bisogna eccedere, se si hanno sintomi che durano più a lungo per cui non si hanno spiegazioni (come allergie o colpi di sole) si deve chiamare il proprio medico e seguire le indicazioni. Non si può fare il tampone ad ogni starnuto”.
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