
È morto Marzio Romano, il pilota di Mendrisio colto da un malore in Spagna la scorsa domenica dopo aver tagliato il traguardo di una gara di prova valida per il campionato italiano GT3. Romano, 53 anni, è deceduto ieri sera dopo le 20.00 nel reparto di cure intense a Valencia. Il pilota era stato immediatamente soccorso e ricoverato all'ospedale, dove i medici avevano diagnosticato una grave crisi cardiaca. Era previsto proprio in questi giorni il suo rientro in Ticino, dove sarebbe stato ricoverato all'Ospedale Beata Vergine. Il rientro della salma non è previsto prima dell'inizio della prossima settimana, anche perché il corpo di Marzio Romano dev'essere sottoposto ad autopsia per consentirne la donazione di organi. Marzio lascia la moglie Elena, le sorelle Giuliana e Valeria e il fratello Flavio. Al collega pilota luganese Loris Kessel abbiamo chiesto un ricordo di Marzio. "Ho tanti ricordi di lui. Quante avventure: in formula, turismo e rally. Marzio ci mancherà molto. Come figura. Marzio è uno di quelli che interpretano lo sport fino in fondo. Con lui ci sono stati tanti momenti felici, sia in gara che al grotto. E non c'è mai stata rivalità". "Come posso dimenticare - prosegue Kessel - che Marzio ha gareggiato con me in questa sua ultima gara. Prima della partenza, dato che io facevo il primo turno e lui il secondo con l'altra macchina, è venuto a salutarmi sulla griglia di partenza. Purtroppo la sua strada non è stata quella del traguardo della gara, ma è stata quella del traguardo della sua vita"."Sono rimasto molto male - conclude Kessel - quando ho scoperto che aveva avuto questo problema in pista. Sul podio non ho pututo gioire. E dopo gli siamo stati molti vicini. Dall'ambulatorio, finché lui, è partito per l'ospedale. Purtroppo non ce l'ha fatta. Vorrei ricordare però che il suo desiderio era quello di morire in macchina".
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