Ticino
Kering pagherà 1,25 miliardi di euro
Kering pagherà 1,25 miliardi di euro
Kering pagherà 1,25 miliardi di euro
Redazione
6 anni fa
Il gruppo che detiene anche il marchio Gucci ha chiuso il contenzioso con l'Agenzia delle Entrate in Italia

Il gruppo Kering ha chiuso il suo contenzioso con l'Agenzia delle Entrate italiana relativo alla propria controllata svizzera Luxury Goods International Sa (Lgi) e verserà all'erario 1,250 miliardi di euro. La definizione comporterà il pagamento di una maggiore imposta pari a 897 milioni di Euro, oltre a sanzioni e interessi per un totale di oltre 1,250 miliardi di euro. Il Fisco italiano aveva contestato un'evasione da 1,4 miliardi per aver omesso di dichiarare ricavi per 14,5 miliardi di Gucci (la principale delle Maison italiane possedute da Kering).

Quello che è stato definito oggi da Kering con la Agenzia delle Entrate è tecnicamente un accertamento con adesione. Si tratta della più alta conciliazione fiscale mai raggiunta tra una società e il fisco italiano. Sulla base di una stima iniziale, indica in una nota il Gruppo francese, "l'effetto di tale transazione sul bilancio consolidato di Kering del 2019 sarà pari a circa 600 milioni di euro di imposte addizionali sul conto economico e di circa 1.250 milioni di euro di flusso di cassa negativo sul rendiconto finanziario".

Stando a quanto ricostruito dalle indagini delle Fiamme Gialle, il gruppo Kering, attraverso "una stabile organizzazione occulta" costituita dalla società svizzera LGI Luxury Goods International, aveva evitato di pagare le tasse sulla commercializzazione in Italia di prodotti del marchio Gucci, pagando solo le imposte svizzere, inferiori al 9%. In sostanza, come ricostruito dall’inchiesta, la Guccio Gucci spa con sede a Firenze, che fa parte del gruppo Kering e che detiene il marchio, ha concesso in uso lo stesso marchio Gucci alla LGI svizzera, anche essa parte del gruppo francese, per la distribuzione nel mondo dei prodotti Gucci.

Gli investigatori, però, hanno accertato che, in realtà, la maggior parte delle funzioni di commercializzazione dei prodotti non avvenivano in Svizzera ma a Milano, dove ha sede l’unità locale della Guccio Gucci. E su quelle vendite, dunque, Kering avrebbe dovuto pagare le tasse in Italia e non in Svizzera. Nell’ambito dell’inchiesta, era stata effettuata una serie di perquisizioni e tra gli indagati per omessa dichiarazione dei redditi figura anche l’amministratore delegato di Gucci Marco Bizzarri, ritenuto dagli inquirenti l’amministratore di fatto della LGI, attraverso la quale sarebbe stata realizzata l’evasione fiscale.

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