
È un'asta piuttosto inusuale quella che andrà in scena presso l'Ufficio esecuzioni di Lugano, il prossimo 4 dicembre alle 10.
Su richiesta del Ministero pubblico saranno infatti vendute almeno quaranta armi, con relative munizioni, tra cui dei kalashnikov, dei fucili a pompa e delle colt.
Calcolando il prezzo base di partenza di ogni singola arma, il Cantone incasserebbe oltre 100'000 franchi. Ma questa cifra potrebbe benissimo rivelarsi più alta, a dipedenza delle offerte.
Tutte queste armi, secondo quanto scrive il Corriere del Ticino, sono frutto di un unico sequestro, che risale a parecchio tempo fa.
Il 4 dicembre, come detto, verranno offerte al pubblico. Non a chiunque, però. Chi intende partecipare all'asta deve essere in possesso dell’Estratto del casellario giudiziale svizzero in originale (rilasciato al massimo da tre mesi) e un documento d’identità valido (passaporto o carta d’identità). Inoltre l'asta è riservata ai soli possessori di un numero d'asta, documento che viene rilasciato dall'Ufficio esecuzioni e fallimenti.
Infine, per alcune persone non è proprio possibile partecipare all'asta: "L'acquisto e il possesso di armi, parti di armi essenziali o appositamente costruite e accessori di armi sono vietati ai cittadini dei seguenti Stati: Serbia, Bosnia e Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Turchia, Sri Lanka, Algeria e Albania." Questo per evitare che le armi possano finire in zone dove sono in corso conflitti o comunque in regioni dove regna l'instabilità.
Per chi volesse vedere le armi prima del giorno dell'acquisto, martedì 25 novembre dalle 11 alle 15 è prevista la visione dei beni, nel medesimo luogo dell'incanto.
Per maggiori informazioni: http://www4.ti.ch/di/dg/uef/aste/dettaglio/?user_diasteonline_pi1%5Bid%5D=99258
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