
Cosa c’è dietro la morte di Ivan Giovanettina, il 41enne ticinese, residente a New York che la sera di giovedì è stato ucciso da una persona, con un colpo di pistola allo stomaco? Secondo quanto riporta la stampa USA, Giovanettina sarebbe sceso per spostare la macchina, nel quartiere di Brooklyn. Era stato visto da un testimone correre a Bedford-Stuyvesant la zona di Brooklyn dove abitava. È stato ucciso poco dopo, in Macon Street, non lontano dal palazzo dove abitava e dove aveva aperto il Blu York Café.Cosa è successo? La polizia sta vagliando diverse ipotesi. Uno dei coinquilini di Giovanettina, Alex Wilson, ha detto di aver lasciato l’appartamento assieme al ticinese, alle 5:45 del pomeriggio. Dopo cinque ore si è preoccupato in quanto, tornando a casa, non ha trovato il 41enne originario delle Valle Maggia. “Ho guardato l’orologio. Ivan non era a casa. Mi sono subito preoccupato in quanto non era uno che faceva tardi. L’ho chiamato al cellulare ma non rispondeva” ha detto Wilson. Il telefonino era ancora addosso a Giovanettina, ha riferito la polizia. Inoltre Wilson ha notato che il ticinese aveva lasciato il suo PC e il suo portafogli sulla scrivania, assieme ad un pacchetto di sigarette nel quale ne erano rimaste solo tre. “Quello che posso pensarè che abbia comperato il caffè ma non le sigarette . Tre non gli sarebbero bastate per la mattina” ha continuato il suo coinquilino. "Ci stava aiutando. Ci aveva comperato le MetroCards, del cibo dei vestiti. Mi ha comperato anche una calzamaglia per proteggermi dal freddo" conclude Wilson.Un altro coinquilino, Micheal Ighodaro, 26 anni, dice che Giovanettina era supervisore per le scenografie per il programma TV della ABC “The Chew”. Inoltre aveva lavorato anche per Tyra Banks e Janet Jackson. Stava aiutando lui e Wilson ad integrarsi a New York. Entrambi infatti provenivano dalla Nigeria. Intanto dalle pagine del Corriere del Ticino la madre di Ivan, Armida, lo ricorda così: "Mi diceva sempre che lui era un cittadino del mondo. Un ticinese cittadino del mondo". Ivan viveva a New York da 21 anni. "Il suo obiettivo non era la gloria ma la possibilità di fare ciò che gli piaceva" continua la madre. Era appena tornato in Ticino per il Natale. A breve sarebbe dovuto rientrare per il matrimonio del fratello.MM
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