Ticino
"Io non rispetterò il divieto"
"Io non rispetterò il divieto"
"Io non rispetterò il divieto"
Redazione
8 anni fa
C'è chi si oppone alle misure anti-smog. "Perché piuttosto non togliete l'auto ai dipendenti pubblici?"

Stanno suscitando un certo malcontento tra gli imprenditori le misure anti-smog decise dal Dipartimento del territorio per cercare di ridurre l'allarmante concentrazione di polveri fini nell'aria.

In particolare tra coloro - e sono in molti - che utilizzano dei veicoli con motore diesel Euro 3, messi al bando a partire dalla mezzanotte.

"Così per molte PMI è preclusa la possibilità di recarsi sul posto di lavoro" tuona sul Corriere del Ticino il direttore della Sezione ticinese degli impresari costruttori, Nicola Bagnovini.

"A stupirci è il fatto che si fermano automobili e furgoni Euro 3 ma non gli autocarri, che di fatto sono più inquinanti. Una scelta che reputo paradossale" gli fa eco il presidente dell'Unione associazioni dell'edilizia Piergiorgio Rossi

E c'è un impresario che, sempre al Corriere del Ticino, afferma chiaramente già sin d'ora di non voler rispettare le misure imposte dal Cantone. "Io i miei veicoli, anche se Euro 3, li farò circolare lo stesso" afferma l'uomo, titolare di un'impresa di costruzione del Luganese. "Alternative non ne ho, se non lasciare a casa tutti i miei operai e bloccare il lavoro sui cantieri."

"Oltre la metà dei miei furgoni rientra in questa categoria e si muove in zona urbana" dichiara ancora l'impresario. "Parliamo però di veicoli che si spostano unicamente dal magazzino al cantiere, per trasportare operai e attrezzi, e poi restano fermi tutto il giorno."

"Non avendo un alto chilometraggio i miei veicoli non sono affatti consumati" prosegue. "Anzi, pago le rispettive imposte di circolazione e tutti hanno superato i collaudi. Per non parlare dei costi di un'eventuale sostituzione."

"Perché piuttosto non si ferma l'intenso traffico generato dai dipendenti pubblici?" conclude provocatoriamente l'impresario.

Oggi ci sarà quindi chi sgarrerà. Il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali ha tuttavia affermato che "non era e non è nostra intenzione allestire una rete di controlli" appositamente per il rispetto delle norme anti-smog. "Sul territorio sarà attivo il numero di agenti altrimenti predisposto" ha dichiarato Zali ieri in conferenza stampa. "Detto questo, è chiaro che il decreto prevede dei divieti e la polizia sarà tenuta a farli rispettare."

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