L'interrogazione
"Intervento sociale in panne, una situazione pericolosa da affrontare in modo nuovo?"
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
2 giorni fa
La sinistra interroga il Municipio di Lugano in merito "all'aumento degli sfratti e alla difficoltà nel reperire alloggi a prezzi accessibili".

Sette domande per chiedere al Municipio di Lugano se è il caso di affrontare in modo nuovo la situazione di panne che sta vivendo l'intervento sociale in Città. È il contenuto dell'interrogazione della Sinistra, sottoscritta da Cristiano Canuti (primo firmatario), Carlo Zoppi, Elena Rezzonico, Edoardo Cappelletti, Silvia Barzaghi, Nina Pusterla, Jasmine Altin.

Le preoccupazioni

A gennaio 2025, viene spiegato, "si è svolto un tavolo di lavoro sulla povertà a Lugano che ha coinvolto la Divisione della socialità, gli attori privati attivi a Lugano nell’ambito dell’aiuto sociale fra i quali l’associazione facente capo a fra Martino. Fra Martino e i suoi collaboratori hanno illustrato alcuni dati relativi al progetto di monitoraggio delle persone che non ricorrono alle prestazioni sociali, sviluppato in collaborazione con il Cantone e la Città di Lugano". Oltre al problema della mancanza di informazione, Fra Martino "ha sottolineato i seguenti fenomeni preoccupanti: lunghi tempi di attesa per l’ottenimento di prestazioni (in particolare decisioni relative a prestazioni complementari e sussidi cassa malati); restrizioni crescenti negli aiuti per le persone con permessi B e, in misura sempre maggiore, anche per le persone con permessi C; aumento degli sfratti e difficoltà nel reperire alloggi a pigione accessibile".

Le segnalazioni "dal fronte"

"Le associazioni attive nell’aiuto di prossimità alle persone e famiglie con difficoltà economiche segnalano poi la grave situazione nella quale si trovano le famiglie, ma soprattutto - evidenzia La Sinistra - i bambini e ragazzi esclusi dalle misure previste dal regolamento sociale: persone residenti da meno di tre anni a Lugano, persone residenti a Lugano da molti anni ma ancora con un permesso F. Si tratta spesso di persone, famiglie e ragazzi fragili dal punto di vista dell’integrazione che non possono beneficiare di alcun aiuto". Ed è in questo contesto che "il gruppo de La Sinistra osserva con preoccupazione una minor spesa di 1 milione di franchi nell’ambito del Regolamento prestazioni sociali (differenza consuntivo-preventivo 2024); il fatto che la Città disponga di pochissimi alloggi liberi a prezzi sociali (ai sensi del Regolamento per l’assegnazione degli alloggi di proprietà del Comune di Lugano del 7 ottobre 2019); una diminuzione del 62% delle prestazioni comunali in ambito sociale".

Le domande poste al Municipio

Sette le domande complessive poste al Municipio, divise in quelle "relative all'accesso delle prestazioni" e "relative alla tematica dell'alloggio".

Relativamente all’accesso alle prestazioni

Come valuta l’impasse nell’intervento sociale, nel senso che da un lato la povertà e il disagio crescono, ma dall’altro lato l’intervento finanziario della Città sembra stagnare (quantomeno quello previsto tramite Regolamento prestazioni sociali)?
Ha valutato la possibilità di estendere i potenziali beneficiari del Regolamento prestazioni sociali, ad esempio senza porre limiti relativi alla durata della residenza a Lugano o al tipo di permesso per tutte le famiglie con figli minorenni residenti a Lugano?
Quanti sono i bambini e ragazzi scolarizzati a Lugano che non possono beneficiare, in caso di bisogno, delle prestazioni previste dal Regolamento prestazioni sociali, ad es. per l’acquisto dell’abbonamento del bus ora necessario per raggiungere i nuovi campi per gli allenamenti di calcio, che prima potevano raggiungere a piedi essendo situati a Cornaredo?

Relativamente alla tematica alloggio

Come valuta l’aumento degli sfratti e la difficoltà nel reperire alloggi a pigione accessibile?
Quali passi concreti intende fare per risolvere queste due problematiche?
Ha valutato la possibilità di intervenire non solo puntualmente, ma anche in maniera strutturale per situazioni particolari (ad esempio famiglie con figli e anziani colpiti da disdette collettive), ripensando i criteri di intervento del Regolamento prestazioni sociali e del Regolamento lascito Achille Ferrata?
Ha valutato la possibilità di utilizzare la modalità del prestito senza interessi per aiutare le famiglie e le persone che lavorano, e non rientrano nei criteri attuali, ad affrontare spese impreviste?