
"Quando sono state assegnate le ore di insegnamento ai docenti già nominati o incaricati, sono rimaste a disposizione alcune ore di italiano alle scuole medie superiori". Per Pino Sergi quella venutasi a creare quest'estate è esattamente la situazione opposta rispetto a quanto annunciato solamente quattro mesi fa dal Consiglio di Stato ticinese, che sollecitato da numerosi atti parlamentari sulla decisione di non aprire i concorsi per l'insegnamento dell'italiano, sosteneva che non ci sarebbero state ore a disposizione per l'anno scolastico ormai alle porte. Un'apparente contraddizione, che ha spinto l'MPS a chiederne conto al Governo tramite un'interpellanza. Stando a nostre informazioni si tratterebbe di una cinquantina di ore di insegnamento, equivalenti a circa 2 posti e mezzo a tempo pieno, o più realisticamente a un maggior numero di assunzioni a percentuale ridotta. Inoltre, non essendoci stato alcun concorso che stabilisca una graduatoria, per Sergi sorgono interrogativi su quali criteri siano stati utilizzati per la distribuzione di questi incarichi annuali.
"UNA SUPERFICIALITÀ CHE PREOCCUPA"
La scorsa primavera - ricordiamo - il Governo aveva deciso di evitare di sottoporre "inutilmente" docenti abilitati o in abilitazione a un’ulteriore prova "che non avrebbe in ogni caso condotto a prospettive concrete di impiego". Un concorso "oneroso per impegno e tempo" che avrebbe però permesso di stabilire una graduatoria, non solo per quest'anno, ma anche, in caso di bisogno, per quelli futuri. "Errori di valutazione" per l'MPS, che oltre a ripercuotersi sui docenti hanno anche una dimensione politica: "Notiamo che da parte della nuova Direzione della Sezione dell'insegnamento medio superiore c'è una certa superficialità nella valutazione del fabbisogno di docenti".
DAI BANCHI DI SCUOLA A QUELLI DEL PARLAMENTO
Critiche alle quali il DECS, da noi contattato, non ha voluto replicare. Una panoramica aggiornata del corpo docente ticinese e del fabbisogno di insegnanti dovrebbe però essere resa nota durante la tradizionale conferenza stampa d'inizio anno scolastico grazie ai dati elaborati dall’Osservatorio istituito dal DECS proprio dopo il caso dei 13 abilitandi in italiano. In merito alle domande puntuali contenute nell'interpellanza invece, come da prassi, verrà data risposta orale nella seduta di Gran Consiglio di metà settembre.