
La sicurezza della popolazione così come quella dell’ambiente in cui viviamo sono esigenze imprescindibili che vanno tutelate e garantite nello svolgimento di qualsiasi attività.
L’utilizzo di prodotti chimici o sostanze nocive può, se non manipolati correttamente, avere ripercussioni sulla salute e sull’ambiente, contaminare in alcuni casi comparti sensibili come i corsi d’acqua con ripercussioni negative per la fauna ittica.
Il Dipartimento del territorio promuove da anni misure per ridurre i rischi e prevenire possibili incidenti o inquinamenti dovuti all’utilizzazione o alla manipolazione di prodotti chimici o sostanze nocive e collabora attivamente con i servizi competenti quali la polizia, il corpo pompieri e la magistratura.
Per potenziare il supporto tecnico-scientifico a questi partner da gennaio 2014 è attivo un servizio di consulenti disponibile 24 ore su 24.
Per informare adeguatamente chi lavora con prodotti potenzialmente inquinanti nei prossimi giorni sarà pure lanciata una campagna di sensibilizzazione con lo scopo principale di contenere gli inquinamenti dovuti a negligenza, scarsa preparazione o inconsapevolezza nella manipolazione di prodotti chimici.
Il DT auspica che queste misure contribuiscano alla diminuzione di incidenti e inquinamenti, oggi ancora frequenti, e che il riscontro positivo dei primi mesi di attività del servizio di picchetto possa portare ad ulteriori successi.
Per combattere sempre più efficacemente gli incidenti e gli inquinamenti con ripercussioni ambientali si intende pure predisporre un gruppo di accompagnamento nel quale possano essere rappresentati tutti i portatori di interesse per la tematica: gruppo che sarà chiamato a verificare le attività del servizio e a promuovere ulteriori misure e interventi preventivi.
Servizio di picchetto del nucleo operativo incidenti e supporto ai partner
Da gennaio del 2014 è attivo un servizio di picchetto di consulenti specializzati ABC per fronteggiare al meglio eventi con il coinvolgimento di radiazioni atomiche (A), organismi (B) o sostanze chimiche (C), ma anche altre segnalazioni relative a possibili problemi ambientali o anomalie. Il servizio figura tra le misure previste dal nuovo concetto cantonale di protezione ABC ed è stato creato coinvolgendo le risorse esistenti. Il servizio è disponibile 24 ore su 24 con lo scopo di affiancare i partner di intervento in caso di incidente o inquinamento.
I compiti dettagliati del servizio sono riassunti nel documento "Servizio di picchetto del nucleo operativo incidenti (NOI) della SPAAS", scaricabile dal sito www.ti.ch/protezioneabc. Tra la mansioni prioritarie figurano anche la consulenza tempestiva ai partner e la ricerca diretta delle cause di un inquinamento, così come il supporto tecnico al Ministero Pubblico. Si vuole pertanto garantire che sempre meno casi rimangano senza spiegazione e pertanto nimpuniti, così come senza possibilità di recuperare le spese che lo Stato sostiene per gestire gli eventi.
In caso di episodi acuti vanno allertati tempestivamente il 117 o il 118 che provvederanno ad attivare i partner necessari per far fronte alla situazione, incluso il servizio di picchetto della SPAAS. Anomalie o altre segnalazioni di presunte non conformità ambientali possono essere segnalate direttamente alla SPAAS.
Prevenzione nell’industria e nell’artigianato
La prevenzione degli inquinamenti alla fonte include misure organizzative e il continuo aggiornamento allo stato della tecnica di impianti e processi. Non di rado è comunque possibile rilevare episodi dovuti alla negligenza, alla scarsa preparazione o all’inconsapevolezza nella manipolazione di prodotti chimici. La formazione continua e la sensibilizzazione di chi utilizza tali prodotti sono pertanto indispensabili.
Per sensibilizzare gli operatori e i loro responsabili verso l'implementazione sistematica di misure basilari per evitare alla fonte incidenti o inquinamenti e meglio tutelare il nostro ambiente nei prossimi giorni verrà distribuito un volantino informativo indirizzato a tutte le aziende attive sul territorio e pubblicato sul sito tematico www.ti.ch/prodotti-chimici
In particolare l’invio raggiungerà tutte le aziende dei comuni nei quali scorrono il Laveggio, lo Scairolo, il vecchio Vedeggio e il riale Barboi. Quattro corsi d'acqua che, anche a seguito della forte pressione antropica, sono stati particolarmente esposti nel recente passato a episodi di inquinamento con prodotti chimici.
Si segnala inoltre, ai responsabili per la sicurezza all’interno di aziende che utilizzano prodotti chimici, che sul sito www.ti.ch/prodotti-chimici è disponibile la guida “Stoccaggio di sostanze pericolose”, che riassume le prescrizioni del settore secondo lo stato della tecnica.
Sul sito: www.infochim.ch è pure disponibile una ricca documentazione direttamente utilizzabile per la formazione interna dei collaboratori dell’azienda, elaborata nell’ambito della campagna federale per divulgare il passaggio alla caratterizzazione secondo il nuovo sistema GHS.
Perseguimento e sanzioni
Oltre agli aspetti ambientali e di primo intervento, il verificarsi di un inquinamento può comportare, per gli autori, conseguenze legali, sia a livello di responsabilità civile/amministrativa, sia - in alcuni casi – di rilevanza penale.
Per esempio, un inquinamento delle acque (o anche solo un pericolo concreto di inquinamento) è punibile penalmente, nella misura in cui è stato commesso intenzionalmente oppure per negligenza (art. 70 e 71 Legge sulla protezione delle acque; LPAc).
Secondo il Codice di diritto processuale penale svizzero (CPP), le cd. “contravvenzioni” (reati punibili con una multa) sono perseguiti dall’autorità amministrativa (art. 17 cpv. 1 CPP), vale a dire dal Dipartimento del territorio (DT). Per contro, le infrazioni più gravi, che assurgono a “delitti” (reati punibili con una pena detentiva sino a tre anni o pena pecuniaria), sono di competenza del Ministero Pubblico (MP).
Un “delitto” ai sensi dell’art. 70 LPAc è ipotizzabile, ad esempio, allorquando nelle acque vengono introdotte sostanze (liquide o solide) che sono atte ad inquinarle (idrocarburi, solventi, ecc..) in una certa quantità, suscettibili di provocare danni alla fauna ittica. Altri delitti sono ipotizzabili quando si depositano nell’ambiente sostanze o organismi tali da mettere in pericolo l’ambiente o indirettamente l’uomo (art. 60 Legge federale sulla protezione dell’ambiente; LPAmb) oppure nell’utilizzo, fabbricazione o messa in commercio non autorizzata di sostanze o preparati pericolosi per la vita o la salute (art. 49 Legge federale sulla protezione contro le sostanze e i preparati pericolosi; LPChim). Sono considerate, invece, “contravvenzioni”, tutte le altre infrazioni alla LPAc, alla LPAmb e alla LPChim.
In presenza di un’infrazione alla LPAc di una certa gravità (delitto), la fattispecie viene segnalata al Ministero Pubblico, il quale, dopo avere esaminato se sussistono o meno gli estremi di reato, avvia l’inchiesta in collaborazione con la Polizia cantonale e il DT, facendo capo, se necessario, anche a periti esterni. In caso di semplice contravvenzione, l’inchiesta è invece di competenza del Dipartimento del territorio.
In questo contesto è di fondamentale importanza una tempestiva segnalazione dell’evento inquinante acuto con un tempestivo intervento sul posto dei servizi preposti, al fine di contenere i danni ambientali, rispettivamente di assicurare mezzi di prova “irripetibili” (ad es. prelievi di campioni d’acqua, identificazione fonte inquinante, raccolta pesci morti, ecc..), che altrimenti andrebbero irrimediabilmente persi, con (possibile) conseguente impunità degli autori.
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