Preventivo 2026
Iniziative sulle casse malati, il PS prova ad accelerare
©Chiara Zocchetti
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Redazione
3 ore fa
Porre in vigore le iniziative sulle casse malati già dal 2026, in maniera parziale e usando gli utili della Banca Nazionale Svizzera. È questa la proposta lanciata oggi in Gestione dal Partito Socialista, nell’ambito delle discussioni sul Preventivo 2026. La Lega rifiuta l’offerta, mentre PLR e Centro tentennano.

Per la commissione della Gestione il tempo stringe. Entro la prossima settimana, i partiti dovranno firmare i rapporti al Preventivo 2026 se vogliono andare in aula a dicembre. E dopo settimane di discussioni sui conti cantonali, in questo contesto oggi è anche arrivata una proposta socialista per un’entrata in vigore parziale delle iniziative sulle casse malati già a partire dal 2026. E non dal 2027, come vorrebbe il Consiglio di Stato. Secondo il deputato Ivo Durisch, ci sarebbe un anno transitorio per entrambi testi approvati alle urne il 28 settembre. Per l’iniziativa della Lega questo si traduce con un anno in cui si applicherebbero “la metà degli importi deducibili”. Per quella socialista (che chiede che i premi non superino il 10% del reddito), aumenterebbe il 20% degli aventi diritto al sussidio rispetto a quelli attuali.  

 

Una proposta per il compromesso

La proposta – a mente del PS - è da inserire in un rapporto di compromesso sul Preventivo che coinvolga PLR, Centro e Lega. Ma quest’ultima, per bocca del granconsigliere Boris Bignasca, risponde così: “il volere popolare va applicato non a rate, a fette o a tappe. Le iniziative vanno applicate così come votate dal popolo”. Ad avviso di Bignasca, riportare le iniziative in aula “apre a un precedente che non fa bene alla democrazia”.

Tentennano PLR e Centro

L’entrata in vigore parziale delle due iniziative, secondo i socialisti, costerebbe nel complesso circa 85 milioni (60 quella socialista; 25 quella leghista). Questi fondi verrebbero recuperati dagli eventuali utili della Banca Nazionale Svizzera. “Soldi non ancora garantiti”, fa notare Matteo Quadranti del PLR. Non è dunque sufficiente “senza altre coperture”. Anche il Centro chiede maggiori approfondimenti perché - afferma deputato Maurizio Agustoni – la proposta “non indica chi sarebbero i beneficiari di questa misura”.

In vista della discussione sul preventivo del Gran Consiglio, di certo c’è solo che l’UDC presenterà un rapporto di minoranza per bocciare i conti