
Il Comitato cantonale del PLR, riunito a Mendrisio, ha respinto all’unanimità le due iniziative sulle casse malati in votazione il 28 settembre: quella del PS per fissare un tetto massimo dei premi al 10% del reddito e quella della Lega che chiede la deduzione integrale dei premi dalla dichiarazione fiscale. Per i liberali radicali entrambe le proposte rischiano di costare troppo alle casse pubbliche – circa 400 milioni in totale (300 calcolati per l’iniziativa PS e 100 stimati per quella leghista). Un aggravio che avrebbe come conseguenza diretta la necessità di aumentare le imposte per compensare le perdite, senza affrontare alla radice il problema dell’esplosione dei costi sanitari.
Speziali: "I conti non tornano"
Nel suo intervento, il presidente Alessandro Speziali ha sottolineato che “al netto degli slogan, con queste iniziative i conti non tornano. L’onere sfiora le centinaia di milioni: per un Cantone già sotto pressione significa o aumentare le imposte o tagliare servizi essenziali, senza toccare il vero motore della spesa, ossia l’esplosione dei costi sanitari”. Speziali ha parlato della necessità di «risposte concrete per i cittadini» e, più in generale, di un cambio di passo nell’azione del Cantone: meno burocrazia e più procedure snelle per evitare che il malcontento si traduca in sbocchi referendari e iniziative estreme.
SI all’e-iD, libertà di voto sul valore locativo
Il parlamentino PLR si è inoltre espresso sui temi federali in votazione: sì all’introduzione dell’identità elettronica e libertà di voto sulla riforma del valore locativo.