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Iniziative sui premi di cassa malati, i partiti: "Compromesso inevitabile"
©Chiara Zocchetti
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Laura Milani
7 ore fa
Scendere a compromessi sarà necessario. All’indomani del doppio sì alle iniziative sui premi, i partiti di Governo si dicono tutti pronti al dialogo per finanziarle. Ma se il PS è disposto a ragionare su tagli alla spesa, la Lega non transige: no ad aumenti d’imposta, dice.

Torniamo sull’approvazione delle iniziative sulle casse malati di ieri. Da oggi il grande problema che si pone è infatti quello del loro finanziamento. Presto il Governo incontrerà gli iniziativisti ma poi, ha detto ieri in conferenza stampa, tutte le forze politiche dovranno dialogare. Cosa intendono fare, dunque, i partiti? Scopriamolo.

Cosa dicono PS e Lega?

Su un punto i partiti di Governo, compatti, non transigono: le iniziative sulle casse malati approvate a larga maggioranza dal popolo vanno applicate il prima possibile. Governo che ieri in conferenza stampa è stato chiaro: prima occorre chiarirne il finanziamento. Entrambi i fronti, che propongono ricette agli antipodi - più sgravi, più sussidi - alcune proposte le hanno fatte. Le urne hanno parlato e la copresidente del PS Laura Riget si dice pronta a scendere a compromessi, anche su eventuali tagli alla spesa: "Penso sia un gesto dovuto di responsabilità politica, essere aperti al compromesso. Da parte degli altri, purtroppo, ho sentito estrema chiusura a discutere sulle entrate, così come noi non vogliamo discutere solo sulle uscite. Capisco che fanno fatica, però sarà necessario cedere da entrambe le parti". Pur dicendosi anche lui aperto al dialogo, il coordinatore della Lega Daniele Piccaluga però ribadisce: "I compromessi si possono anche trovare e accettare, ma di sicuro non entreremo in merito a qualsiasi aumento di imposta".

La visione di PLR e Centro

Quanto al centro politico, sarà della partita? Sì, dice il capogruppo del PLR Matteo Quadranti, che si aspetta però tempi difficili: "Si dovrà trovare una quadratura con un po' di tagli e un po' di aumenti. Non credo sarà evidente trovare le maggioranze". Anche per questo il capogruppo del Centro Maurizio Agustoni avanza un’idea: "L'idea potrebbe essere mettere in vigore le due iniziative con alcune misure d'accompagnamento non così onerose come si prospetta e poi valutare a posteriori l'effettivo impatto. Può essere un rischio finanziario, ma penso sia altrettanto rischioso andare a impattare sulla qualità di vita risparmiando 300 milioni, senza sapere se questi sono davvero necessari".