
“Una proposta semplicemente inaccettabile”; “il Governo dovrebbe fare il Governo”. Così si sono espressi sulle colonne del Corriere del Ticino Partito Socialista e Lega, i promotori delle due iniziative sulle casse malati approvate il 28 settembre. Ieri, infatti, il Consiglio di Stato ha confermato che i due testi (l’uno che chiede più sussidi; l’altro più sgravi) verranno applicati in maniera graduale solo dal 2027. Ma cosa ne pensano i partiti di Governo che non sono stati coinvolti nei colloqui per capire come finanziare le iniziative? Il capogruppo del centro Maurizio Agustoni avrebbe voluto più obiettivi più chiari: “se si dicesse che le iniziative devono entrare in vigore il primo gennaio 2027, così come votate il popolo, creerebbe pressione e responsabilità nelle forze politiche”. Invece, prosegue Agustoni, il Governo propone “un’introduzione graduale con alcuni elementi delle iniziative e su diversi anni”.
PLR e Centro aperti ad altre proposte
Anche il PLR non ha preso parte agli incontri con il Governo per capire come applicare e finanziare le due iniziative. Il capogruppo Matteo Quadranti è “giocoforza” d’accordo con il piano d’azione presentato ieri perché inserire “qualcosa nel preventivo 2026 sarebbe azzardato se non abbiamo misure di sostegno”. Nonostante ciò, il deputato si dice aperto a valutare eventuali proposte. Il riferimento è all’idea degli iniziativisti di trovare una via alternativa in Parlamento per non aspettare il 2027. Quadranti non nasconde di essere titubante, ma “il voto popolare è stato un voto di protesta e quindi siamo dalla loro parte nel cercare di far entrare in vigore le iniziative quanto prima”. Un’apertura viene mostrata anche dal granconsigliere Maurizio Agustoni “se dagli iniziativisti dovessero esserci delle proposte ragionevoli di messa in vigore parziale delle iniziative”. Proposte che – conclude Agustoni – “andrebbero inserite a Preventivo, ma con le conseguenti modifiche di legge”.
Gli strumenti della Gestione
Il lavoro che dovrà eventualmente passare dalla commissione della gestione che presto discuterà proprio dei conti cantonali del prossimo anno. “È possibile fare degli emendamenti e dei decreti legge che permettano un’entrata in vigore completa o parziale delle iniziative popolari”, spiega il presidente Fabrizio Sirica. In commissione, si potrà ragionare anche sulla possibilità di “ragionare sulle entrate e sulle uscite in compensazione”.
