Politica
Iniziativa socialista sui premi, l'ipotesi 15% non fa centro
© Crinari
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Laura Milani
un mese fa
Secondo le cifre fornite ieri dal Governo, alzare il tetto massimo per l'ammontare del premio avrebbe un impatto molto limitato. Con queste premesse il controprogetto potrebbe essere a rischio.

Cosa cambierebbe per le tasche dei ticinesi limitare al 15% del reddito disponibile la fattura dei premi di cassa malati? Rispetto a oggi nulla, o quasi. Questa in sostanza la risposta che emerge dai numeri forniti ieri dal Governo ai deputati della Commissione della Gestione. Una conclusione che potrebbe mettere a rischio la possibilità di un controprogetto del Centro alla proposta socialista di limitarli al 10% del reddito disponibile.

L'ipotesi 15%: da 300 a 50 milioni

Da mesi la proposta difesa dal fronte rosso verde è sul tavolo dei granconsiglieri insieme a quella leghista, che chiede invece di sgravare integralmente i premi. A suscitare diverse perplessità agli altri schieramenti politici è il costo: 300 milioni di franchi. Del resto, scriveva il Consiglio di Stato già qualche tempo fa, senza considerare i sussidi, oggi il 50% delle economie domestiche paga un premio superiore al 10%. Di qui l’importante onere che scenderebbe invece a 50 milioni alzando il tetto massimo dal 10 al 15%. Un’eventualità su cui alcuni partiti presenti in Gestione, Centro in primis, avevano per l’appunto chiesto di ragionare, invitando il Governo a fornire delle cifre.

Impatto nullo per le coppie con figli

Ora, come detto, la risposta è arrivata e l’impatto sarebbe alquanto limitato. Riscontrerebbero infatti un miglioramento rispetto alla loro attuale situazione, le coppie senza figli con un reddito disponibile tra i 50'000 e gli 80'000 franchi. Per le coppie con figli, invece, rispetto ad oggi non cambierebbe praticamente nulla. Il tema sarà affrontato martedì a Palazzo delle Orsoline. E di fronte a un aiuto ritenuto ridotto, l’ipotesi di un controprogetto portato avanti dal Centro a questo punto vacilla. Il partito ha convocato una conferenza stampa subito dopo la riunione.

PS pronto alla prova delle urne

Di fronte alle cifre, lo stesso PS parrebbe a questo punto deciso a portare il proprio testo al voto popolare senza ricerca di compromessi. In attesa di un'analisi sui nuovi numeri, la Lega continua a difendere la sua iniziativa. Mentre il PLR, ci viene spiegato, sta ancora valutando una terza via: aumentare il contributo cantonale per coprire i costi ospedalieri stazionari, oggi al 55%. Ciò che, a suo dire, abbasserebbe i premi nel medio termine. Durante l’ultima seduta di Gran Consiglio, il direttore del DSS Raffaele De Rosa aveva respinto l’idea, ritenuta troppo onerosa. Il tema però è tutt’altro che superato. Al di là del PLR, anche l’Ordine dei medici ha paventato questa possibilità di fronte alla Commissione sanità e sicurezza sociale.