
Il 30 novembre il popolo sarà chiamato al voto sull’iniziativa per il futuro. La proposta della Gioventù Socialista chiede di tassare al 50% le cosiddette mega eredità superiori a 50 milioni di franchi. L’iniziativa toccherebbe in Svizzera circa 2'500 persone. Secondo gli iniziativisi questa fetta della popolazione è diretto responsabile dell’inquinamento climatico. La cifra raccolta sarà poi destinata alla lotta contro la crisi climatica, come ci illustra la Copresidente del Partito Socialista Laura Riget: "La cifra, stimata a 6 miliardi di franchi all'anno, verrà usata per una lotta socialmente equa alla crisi climatica, per esempio rinnovare gli edifici, rafforzare il trasporto pubblico e garantire la riqualifica professionale per quelle persone che lavorano in ambiti minacciati dalla crisi climatica".
Un cambio di paradigma economico
La proposta ha dunque anche obiettivi sociali interessando particolarmente, secondo l’iniziativista della GISO Yannick Demaria, il Ticino: "In Ticino abbiamo un grande problema di ridistribuzione della ricchezza, abbiamo un problema di finanze cantonali, abbiamo il cambiamento climatico più marcato rispetto al resto della Confederazione. In Ticino ci sono anche i salari e i redditi più bassi rispetto al resto della Svizzera". Secondo i promotori, l’iniziativa favorirebbe il ceto medio e quello povero, ovvero coloro che non possono permettersi spese ecosostenibili. Secondo il professore di macroeconomia e economia monetaria dell’Università di Friborgo Sergio Rossi bisogna cambiare paradigma e abbandonare il sistema economico manageriale in cui le banche e i fondi dettano legge. Un cambiamento di paradigma che passa da un’imposizione di criteri ecologici da parte dello Stato: "Vanno introdotti dei criteri ecologici. La mia impresa è sostenibile sul piano ambientale o inquina? Lo stesso dicasi per chi fa banca. Le banche devono chiedersi 'ma i prestiti che concediamo alle imprese servono a finanziare investimenti favorevoli all'ambiente oppure lo danneggiano?'. Lo Stato dovrebbe usare il bastone e la carota dicendo alla banche e alle imprese 'se fate attività favorevoli all'ambiente riduciamo il carico fiscale. Se invece inquinate l'ambiente applicare una tassa ambientale'. Dobbiamo poi abbandonare il paradigma che oggi è quello vigente in cui 'chi inquina paga'. Di principio dovrebbe essere 'non si inquina. Chi inquina deve essere punito penalmente'", sostiene Sergio Rossi.
I super-ricchi lasceranno la Svizzera?
Altri paesi hanno già adottato misure in tal senso. La Svizzera resterebbe, secondo i promotori, un paese attrattivo per i super-ricchi. Ancora Riget: "I contrari fanno leva sulla paura della fuga dei super ricchi che potrebbero lasciare la Svizzera. Io non penso che questa minaccia sia realistica. La Svizzera ha tanto da offrire. Siamo un paese stabile dal punto di vista politico ed economico, abbiamo un'alta qualità dei servizi, abbiamo manodopera qualificata. Le persone molto ricche vengono in Svizzera per questi motivi. Se si chiede loro di contribuire un po' di più sulle eredità superiori ai 50 milioni, non lasceranno il nostro paese", conclude Riget.
