Casse malati
Iniziativa 10%, Rossi: "Il potere d'acquisto del ceto medio aumenterebbe"
Redazione
18 ore fa
Secondo l'economista, un "sì" alle urne avrebbe ricadute fiscali positive per il Cantone e per i Comuni. "Si spenderebbe maggiormente sul territorio a vantaggio di chi fa impresa e paga imposte in Ticino".

“L’iniziativa socialista per il 10% è finanziariamente sostenibile”. Parola dell’economista Sergio Rossi, che oggi a Bellinzona, insieme ad altri esponenti della società civile, è sceso in campo a favore della proposta al voto il 28 settembre. “In realtà questa iniziativa costa 200-220 milioni al massimo, con ricadute fiscali positive per il Cantone e per i Comuni”, spiega Rossi. “Aumenterebbe infatti il potere d’acquisto della popolazione del ceto medio, che spenderebbe maggiormente sul territorio a vantaggio di chi fa impresa e paga imposte in questo cantone”.

Le proposte

Le proposte sul tavolo sono tre: una revisione al rialzo delle stime immobiliari - già prevista e che farebbe incassare 40 milioni -, un aumento dell’aliquota sulla sostanza dal 2,5 al 3,5% - 65 milioni, generati dai patrimoni superiori a 1,3 milioni -, più 10% del coefficiente cantonale d’imposta (155 milioni di maggiore gettito fiscale). Insomma, come rimproverato ancora la scorsa settimana da Governo e poli urbani, con una mano si dà e con l’altra si toglie? “Certo, pagare più imposte non lo si fa volentieri, però magari si pagano 120 franchi d’imposta in più all’anno, ma si ha un beneficio netto grossomodo di 2'000-3'000 franchi all’anno perché si hanno diritto a sussidi che oggi queste persone non ricevono”, precisa Rossi.

Alcune cifre

Per fare alcuni esempi, una persona sola con 52'000 franchi di imponibile pagherebbe 321 franchi in più di imposta con un beneficio netto di 1'079, una coppia senza figli e un imponibile di 98'600 pagherebbe 646 franchi d’imposta in più con un beneficio netto di 2'754, beneficio che salirebbe a quasi 4'000 franchi per una coppia con un imponibile simile e due figli. Per chi invece non sarà così, si dovrà solo pagare più imposte? "Per una persona sola direi che a partire da 80’000-90'000 franchi di imponibile non ci sarà alcun guadagno", risponde Rossi. Per una coppia sposata "è invece di 120-130'000 franchi la soglia oltre la quale non c’è vantaggio. Chiaramente, per chi ha figli la soglia diventa 150'000 con un figlio, di 160'000 per chi ne ha più di uno. Ma sono somme ragguardevoli che la maggior parte della popolazione in Ticino non guadagna in un anno".

Crüzer: "Se aumentiamo il potere d’acquisto aiutiamo il territorio"

L’idea alla base è dunque un finanziamento più sociale del premio, che già viene pagato. Per Antonella Crüzer, segretaria generale di ACSI, gli effetti non saranno devastanti come sostenuto dai contrari. Anzi, "se aumentiamo il potere d’acquisto dei ticinesi aiutiamo il territorio, diamo più possibilità a questi consumatori di spendere sul territorio. C’è chi ha avuto un aumento del 28% sulla polizza assicurativa e oggi paga 700 franchi al mese di Lamal. Rendiamoci conto del peso sul Ticino", afferma Crüzer. Con il rischio, fa notare il medico Anastasios Stathis, di rimandare cure e controlli. Al di là del finanziamento, i contrari all’iniziativa però incalzano: il problema alla base sono i costi sanitari. "Ci sono stati negli ultimi anni dei progressi straordinari in campo medico e questo ha fatto aumentare tanto i costi", esemplifica Stathis. "Tutto questo però, per contenere i costi sanitari, non avrà dei risultati immediati. Bisogna sicuramente agire, ma in questo momento ci sono persone che fanno fatica a pagare i premi di cassa malati".

I tag di questo articolo