
Poco più di due anni fa si festeggiavano le 20 primavere del centro residenziale di Cagiallo: uno dei tasselli fondamentali della Fondazione Ingrado. Per riprendere in mano la propria vita, per chiedere aiuto quando un gesto così conviviale come alzare il bicchiere può sfuggire al controllo, fino a diventare nocivo. Oggi al centro eventi di Cadempino ecco un altro importante traguardo: i 40 anni della Fondazione. Per il presidente uscente, a cui succederà Marco Borradori, è tempo di bilanci.
"Siamo riusciti, io spero, a rispondere a quest’esigenza che era già latente e che è cambiata nel corso del tempo. I problemi dell’alcol non sono più i problemi dell’alcol e basta ma anche quelli di altre dipendenze", ha dichiarato il presidente uscente Alessandro Soldini, ai microfoni di TeleTicino. Per questo, spiega Soldini è stato "necessario diversificare le strutture: non soltanto consultori, anche un centro residenziale a Cagiallo, uno diurno a Viganello e presto uno polifunzionale a Bellinzona. Abbiamo da poco acquistato il terreno sul quale costruiremo questo centro". Il centro sorgerà in viale Portone.
"In passato l’alcolismo era definito una tara sociale, non una malattia, l’accesso alle prestazioni poteva così essere negato" spiega Soldini e le cose però oggi sono cambiate perché "viene riconosciuto il concetto di malattia e quindi anche le persone affette da alcolismo hanno diritto alla rendita invalidità se viene comprovata un’incapacità lavorativa che incide sulla loro incapacità di guadagno".
In Ticino l'alcolismo resta la principale dipendenza, "noi seguiamo all'anno all'incirca 2'000 utenti, 1400 sono affetti da una dipendenza da alcol" spiega Daniele Intragna, direttore della Fondazione Ingrado.
Tutti i dettagli nel servizio di TeleTicino
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata