
Mercoledì scorso la Polizia ha perquisito lo studio medico di Caslano della dottoressa Laura Armani.
A darne notizia è stata la RSI, spiegando che la dottoressa transessuale è accusata di aver truffato le casse malati falsificando delle ricette, con la complicità di due clienti, anch'esse indagate. Avrebbe quindi ottenuto dei rimborsi non dovuti.
La dottoressa, difesa all'avvocato Emanuele Verda, avrebbe già parzialmente i fatti. Secondo il legale, però, "avrebbe agito a fin di bene", ovvero per curare pazienti che non potevano permettersi quei farmaci.
Resta ora da stabilire gli importi sottratti alle casse malati, che stando alle prime verifiche si aggirerebbero attorno ad alcune decine di migliaia di franchi. L'inchiesta è coordinata dal procuratore Andrea Pagani.
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