Ticino
"Incresciosa propaganda tra gli apprendisti"
"Incresciosa propaganda tra gli apprendisti"
"Incresciosa propaganda tra gli apprendisti"
Redazione
9 anni fa
Quattro deputati PS denunciano l'invio da parte dell'AIET di materiale a favore del raddoppio del San Gottardo

"Si tratta di un fatto increscioso." Così i deputati Ivo Durisch, Lisa Bosia, Bruno Storni (tutti PS) e Jacques Ducry (Indipendente) definiscono l'invio da parte dell'Associazione installatori elettricisti ticinesi (AIET) agli apprendisti di lettere con incollato l'autoadesivo a favore del raddoppio del San Gottardo (vedi foto).

"A fine febbraio andremo a votare su un tema molto sentito in tutta la Svizzera e in particolar modo in Ticino, poiché un secondo tunnel avrà importanti ricadute negative sul traffico, sulla qualità dell’aria e sulla qualità di vita dei cittadini ticinesi" scrivono Durisch e compagni in un'interrogazione parlamentare inoltrata quest'oggi al Consiglio di Stato. "Stiamo entrando nel vivo della battaglia e il tema è molto dibattuto tra partiti, ambienti economici e associazioni per la tutela dell’ambiente e del territorio. Tutti molto attivi nel presentare i loro differenti punti di vista. Purtroppo a volte in queste situazioni succedono fatti che non dovrebbero accadere e che si spingono oltre il dovuto, se non sfiorano il lecito."

"Non abbiamo condiviso il regalo di due salametti “pro raddoppio” fatto dal Consiglio di Stato ai colleghi degli altri Cantoni Svizzeri" proseguono i quattro deputati, "ma in questi giorni ci si è spinti oltre."

"Ci è stato segnalato che su alcune lettere pervenute agli apprendisti installatori elettricisti inviate AIET con sede presso il Centro di formazione professionale di Gordola, lettere di convocazione dei corsi interaziendali, era incollato l’autoadesivo a favore del raddoppio del Gottardo" scrivono Durisch e compagni. "Riteniamo questo fatto increscioso. I corsi interaziendali sono parte integrante del sistema formativo della formazione professionale, organizzati dalle organizzazioni del mondo del lavoro su mandato pubblico e sostenuti con denaro pubblico. Il sistema formativo deve sviluppare nei suoi allievi uno spirito critico, ma non può prestarsi a propaganda per questa o quella tesi in vista di una votazione popolare. L’invio di una busta con autocollante di questa natura nel quadro dell’organizzazione dei corsi interaziendali non può quindi essere ammesso. Sarebbe eventualmente stato più adatto in questo frangente che nel quadro dei corsi interaziendali o delle ore scolastiche per apprendisti venisse organizzato un dibattito tra favorevoli e contrari al raddoppio del Gottardo."

Visto quanto precede, i quattro deputati pongono al Consiglio di Stato le seguenti domande:

"È a conoscenza di questa situazione?"

"In caso negativo, è possibile essere informati sulle modalità e motivazioni che hanno portato a questo invio, su chi ne è stato responsabile e sull’eventuale diffusione della propaganda ad altri settori (altri gruppi di apprendisti e/o altre organizzazioni professionali che si occupano di formazione)?"

"Visto che queste organizzazioni professionali ricevono soldi pubblici per adempiere a un mandato pubblico di formazione, qual è stato il loro finanziamento negli ultimi tre anni?"

"Come intende agire verso i responsabili di questo invio?"

"Nel caso in cui l’invio non fosse stato fatto direttamente dall’AIET, da chi è stato fatto e la stessa era a conoscenza del fatto che si utilizzava l’invito ai corsi aziendali per fare propaganda a favore del raddoppio?"

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