Ticino
Incidente a Magadino: "Errore del pilota"
Incidente a Magadino: "Errore del pilota"
Incidente a Magadino: "Errore del pilota"
Redazione
8 anni fa
Il SISI ha pubblicato il rapporto sull'incidente d'atterraggio avvenuto lo scorso 5 luglio all'aeroporto cantonale

È stato causato da un errore del pilota, un cittadino italiano classe 1970, l'incidente aereo avvenuto lo scorso 5 luglio all'aeroporto cantonale di Locarno-Magadino.

Fortunatamente l'incidente d'atterraggio rimase senza conseguenze per il pilota, ma la rimozione dell'aereo rimasto seriamente danneggiato richiese alcune ore di tempo.

Nel rapporto sommario pubblicato oggi dal Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) si legge che "quando il pilota si è accorto che il velivolo rimbalzava dal suolo, ha considerato per un momento di eseguire una riattaccata. Egli ha tuttavia cambiato idea e ha tentato di far atterrare di nuovo il velivolo. In seguito sono sopravvenuti due ulteriori contatti con il suolo nei quali il velivolo è rimbalzato di nuovo e in cui l’angolo di beccheggio è aumentato verso il basso fino a 30°. Al terzo contatto con la pista l’elica ha toccato il suolo lasciando un solco visibile nel manto della pista. Al quarto contatto con il suolo il traliccio di tubi del supporto del carrello anteriore si è piegato e il velivolo è scivolato sul naso fino a fermarsi al bordo destro della pista.. Il pilota è rimasto incolume e ha potuto lasciare da solo il relitto."

Nelle conclusioni del rapporto si legge che "i dati registrati dal sistema di allarme anticollisione Flarm relativi al rateo di discesa e alla velocità rispetto al suolo durante il primo contatto dell’HB-CCD con la pista, lasciano dedurre un angolo di avvicinamento di poco più di 3 gradi. Secondo le descrizioni del pilota è probabile che durante il primo contatto con la pista i giri del motore non fossero ancora al minimo. Questo lascia concludere che l’arrotondamento per diminuire il rateo di discesa era troppo lieve, mentre la velocità era troppo elevata per cui il velivolo è rimbalzato sul terreno."

"Secondo il manuale di volo del pilota" si legge ancora nelle conclusioni del rapporto del SISI, "la velocità per una riattaccata dopo aver toccato il suolo (balked landing) con gli ipersostentatori nella posizione di 20 gradi, è di 55 nodi. Data la massa all’atterraggio ridotta dell’aeromobile, dopo il primo contatto con il suolo ad una GS di 65 nodi un balked landing era ancora possibile. Il tentativo del pilota di far atterrare di nuovo l’HB-CCD non era dunque adeguato alla situazione."

"In considerazione dello scarso livello di allenamento recente del pilota è pensabile che egli si trovò sotto stress e abbia spinto in avanti il volantino" scrive ancora il SISI. "Di conseguenza sono sopravvenuti ulteriori duri contatti con il suolo, con un aumento dell’attitude nose down fino a che l’elica ha toccato il suolo, rispettivamente il supporto del carrello anteriore non ha più resistito alle forze generate."

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