
Il Ministero pubblico ha aperto un procedimento penale in merito al fallimento della Pramac Swiss SA di Riazzino, in seguito a un rapporto di segnalazione della Polizia giudiziaria che, dopo aver analizzato i bilanci e i conti economici della società, chiedeva approfondimenti in merito alla destinazione degli attivi. Lo riferisce oggi La Regione.
Titolare dell'inchiesta è la procuratrice pubblica Natalia Ferrara Micocci, che ipotizza nei confronti dei vertici della società ormai in liquidazione i reati di amministrazione infedele, bancarotta fraudolenta, frode nel pignoramento, diminuzione dell'attivo ai danni dei creditori e cattiva gestione.
Tutte accuse che ricadono sull'ex presidente della società, il consigliere comunale PLR di Lugano Davide Enderlin jr., sull'ex direttore generale Cristian Cavazzuti, sul membro di direzione Paolo Campinoti e sull'ex direttore Dario Puccinelli.
La Regione ricorda come Enderlin non sia nuovo a vicende giudiziarie relative a questioni patrimoniali. Nel 2009 era stato condannato per frode fiscale dal Tribunale di Como a 4 anni di reclusione (di cui 3 condonati grazie all'indulto). Enderlin si era comunque sempre dichiarato innocente. Anche in altri casi il nome dell'avvocato luganese era stato accostato a fallimenti, come quello della Ed.Im Suisse. Lui però si era difeso ricordando di essere attivo in 142 aziende. Come per dire, è normale che tra di esse un paio possono anche andare male.
La Pramac, ricordiamo, aveva chiuso i battenti nel maggio del 2012, lasciando a casa 130 impiegati e ben 144 milioni di franchi di passivo. Al momento del suo insediamento, avvenuto solo 3 anni prima, aveva beneficiato di aiuti dal Cantone per 5 milioni di franchi, dei quali secondo Enderlin ne sono stati erogati solamente 1,8.
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