Ticino
Inchiesta penale sul fallimento Pramac
Redazione
11 anni fa
I vertici, tra cui il consigliere comunale di Lugano Davide Enderlin, sono sospettati di vari reati finanziari, tra cui quello di bancarotta fraudolenta

Il Ministero pubblico ha aperto un procedimento penale in merito al fallimento della Pramac Swiss SA di Riazzino, in seguito a un rapporto di segnalazione della Polizia giudiziaria che, dopo aver analizzato i bilanci e i conti economici della società, chiedeva approfondimenti in merito alla destinazione degli attivi. Lo riferisce oggi La Regione.

Titolare dell'inchiesta è la procuratrice pubblica Natalia Ferrara Micocci, che ipotizza nei confronti dei vertici della società ormai in liquidazione i reati di amministrazione infedele, bancarotta fraudolenta, frode nel pignoramento, diminuzione dell'attivo ai danni dei creditori e cattiva gestione.

Tutte accuse che ricadono sull'ex presidente della società, il consigliere comunale PLR di Lugano Davide Enderlin jr., sull'ex direttore generale Cristian Cavazzuti, sul membro di direzione Paolo Campinoti e sull'ex direttore Dario Puccinelli.

La Regione ricorda come Enderlin non sia nuovo a vicende giudiziarie relative a questioni patrimoniali. Nel 2009 era stato condannato per frode fiscale dal Tribunale di Como a 4 anni di reclusione (di cui 3 condonati grazie all'indulto). Enderlin si era comunque sempre dichiarato innocente. Anche in altri casi il nome dell'avvocato luganese era stato accostato a fallimenti, come quello della Ed.Im Suisse. Lui però si era difeso ricordando di essere attivo in 142 aziende. Come per dire, è normale che tra di esse un paio possono anche andare male.

La Pramac, ricordiamo, aveva chiuso i battenti nel maggio del 2012, lasciando a casa 130 impiegati e ben 144 milioni di franchi di passivo. Al momento del suo insediamento, avvenuto solo 3 anni prima, aveva beneficiato di aiuti dal Cantone per 5 milioni di franchi, dei quali secondo Enderlin ne sono stati erogati solamente 1,8.

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