
C’è anche l’ipotesi di tentato omicidio tra le imputazioni contestate al municipale di Bissone Vladimiro Bernardi, arrestato nei giorni scorsi su ordine della procuratrice pubblica Anna Fumagalli. Lo riferisce LaRegione. L’inchiesta riguarda i gravi fatti avvenuti a Melano, dove Bernardi sarebbe coinvolto in un incendio appiccato nel box-deposito di una palazzina di via Scairone, una settimana fa. Il rogo, secondo le accuse, avrebbe messo in pericolo la vita degli occupanti dello stabile.
Un'aggressione giorni prima del rogo
La nuova imputazione si aggiunge a quelle già formulate, ovvero incendio doloso e messa in pericolo della vita altrui. Alla base della vicenda ci sarebbe un deterioramento dei rapporti con l’inquilino a cui Bernardi aveva affittato un appartamento, con tensioni legate – stando alle prime ricostruzioni – a ritardi nel pagamento della pigione. L’ipotesi di tentato omicidio sarebbe inoltre collegata a una presunta aggressione nei confronti dell’inquilino, avvenuta pochi giorni prima del rogo e sempre a Melano.
Indagine in corso
L’indagine è in corso e ci si muove ancora in un quadro indiziario, vale dunque la presunzione di innocenza. Bernardi, eletto in Municipio sulla lista Lega-Udc “Per una Nuova Bissone”, è difeso dall’avvocata Sandra Xavier.
