Ticino
Inaugurata la cattedrale di Lugano
Inaugurata la cattedrale di Lugano
Inaugurata la cattedrale di Lugano
Redazione
8 anni fa
Mons. Lazzeri ha accolto il folto pubblico. Tra i presenti il ministro Zali e il sindaco Borradori - GALLERY

La cerimonia di inaugurazione ufficiale della Cattedrale è stata aperta dalla "Fuga e Allegro" in re minore di Vincent Lübeck, suonate da Walter Zweifel. A dare il benvenuto nella sua Cattedrale è stato Mons. Valerio Lazzeri, il quale ha sottolineato che “oggi, dopo un lungo cammino, si è compiuto un desiderio da lungo tempo coltivato.” Mons. Lazzeri ha ringraziato il Vescovo emerito Pier Giacomo Grampa che “ha messo sui binari giusti il treno che oggi giunge festosamente in stazione”. Il Vescovo ha terminato il suo intervento ricordando che ora si tratta di “trarre nuova linfa per il nostro impegno” e di lasciare che “le pietre della nostra Cattedrale, che tornano a proclamare in silenzio lo splendore della grazia, rafforzino la nostra voce, la rendano umile e ferma nel dire a tutti la liberazione portata da Gesù”.

Ha poi preso la parola il consigliere di Stato Claudio Zali, che ha sottolineato come “oggi si riapre uno dei più importanti monumenti del nostro Cantone. Il valore simbolico, artistico e architettonico di questo nostro bene culturale si estende infatti ben oltre i confini della città che la ospita e in cui oggi siamo riuniti.”

La prima parte della serata si è conclusa con il discorso di Marco Borradori: “Alla diocesi, al Vescovo e a tutta la popolazione viene riconsegnato in tutto il suo splendore un bene culturale di grande pregio architettonico e un luogo di fede dal profondo valore liturgico e spirituale” ha sottolineato il sindaco. "Il rapporto che lega Lugano alla sua Cattedrale è storico e molto stretto” ha aggiunto. “Non so quanti di voi sanno che il logo della Città è scolpito sul fonte battesimale della chiesa. Ma non è tutto: questa incisione, infatti, risale al 1430 circa e rappresenta il primo e più antico simbolo dello stemma cittadino a tutti noto, ossia la croce bianca su campo rosso e le lettere L, V, G e A. Mi sembra che, per quanto piccolo, sia un segno molto significativo di come la storia di questo edificio e quella della sua comunità di riferimento siano inscindibili.”

Dopo un brano di Mendelssohn, la parola è passata a chi nella Cattedrale ha lavorato con testa, mani e cuore: dapprima la Capoufficio dei Beni Culturali Simonetta Biaggio Simona che ha voluto ricordare il periodo trascorso per questi lavori, che “può apparire lungo ma si comprende considerando la molteplicità e la complessità degli interventi necessari a restituire il monumento nel suo splendore”. Biaggio Simona ha poi voluto ricordare alcune tra le tante opere d’arte di quella che ha definito “la chiesa simbolo del Cantone”.

L'architetto Franco Pessina, che diede inizio ai lavori, elaborando i progetti e seguendo la realizzazione insieme al Vescovo emerito Piergiacomo Grampa, ha raccontato brevemente anche le emozioni e le fatiche vissute durante il restauro. Pessina ha ricordato la sua nascita a Lugano “in una casa ai piedi della Salita Chiattone.” Una premessa che ha definito “profetica, considerato che la gradinata conduce proprio in Cattedrale”, un luogo da lui frequentato intensamente negli ultimi anni proprio per occuparsi dei restauri della Cattedrale.

Prima dell’ultimo brano d’organo di Franck, si è espresso anche l’architetto Stefano Alberio, che ha elencato con precisione tutti gli interventi attuati, sottolineando che “si è trattato di un lavoro che ha interessato ogni angolo di questo edificio Sacro”.

Al termine della cerimonia, gli invitati hanno potuto gustare la bellezza della Cattedrale nella sua nuova veste.

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