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In Ticino è boom di cani riconsegnati
© Ticinonews
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Redazione
3 anni fa
Sempre più cani vengono riconsegnati perché indesiderati. Elena Beltrami, presidente dell’associazione AnimaLeale, lancia l’appello: “Siamo nell’epoca dell’usa e getta, e questo si ripercuote anche sugli animali da compagnia”.

Nel periodo pandemico tante persone, probabilmente spinte dalla solitudine, hanno preso un cane. Da lì in poi la tendenza racconta di un aumento di amici a quattro zampe ed entro fine anno si sfonderà il muro dei 34'000 cani in Ticino. Nell’ultimo mese di ottobre, tuttavia, sono stati ben quattrodici gli animali riportati all’associazione AnimaLeale, che si occupa di ricollocarli. Un ‘trend’ che spaventa la presidente Elena Beltrami. “Siamo nell’epoca dell’usa e getta e anche con i cani si sta attuando questo comportamento”, spiega Beltrami ai microfoni di Ticinonews. Il fenomeno degli abbandoni sta salendo a livelli incontrollabili e per i più svariati motivi. “Qualcuno mi ha chiesto se sia colpa della pandemia. Non lo so, ma sembra che il Covid ci abbia reso più egoisti e chi ne fa le spese sono gli animali da compagnia”. La gente prende il cane “un po’ per seguire le mode. C’è chi lo vuole per compagnia, chi per passeggiare sul lungolago. Però poi non deve sporcare, abbaiare, perdere peli”. Se si decide di prendere un animale che probabilmente avrà un’aspettativa di vita che va dai 10 ai 17 anni, “vuol dire che in quel lasso di tempo noi dobbiamo concedergli tutto”.

La ricerca delle cause

Insomma, cane non è un giocattolo. Ma perché chi ha adottato o acquistato un animale da compagnia decide di privarsene? “Per esempio, qualcuno che parte in vacanza e non può occuparsene. Oppure per trasferimenti di lavoro. Ho sentito dire anche: ‘ho avuto un bambino, non riesco più ad occuparmi di tutti e due’. Queste scuse nel 2022 non dovrebbero più esistere. Se io prendo un essere vivente devo sapere cosa sto facendo e perché lo faccio”.

Riflettere prima di agire

Oggi diventare proprietari di un animale è semplice, basta un ‘click’. Ma forse occorrerebbero anche conoscenza e senso di responsabilità. “Secondo me l’informazione è alla base di tutto. Ma, tornando al discorso di prima, è più facile prendere, usare e poi, quando non si vuole più, gettare”, conclude Beltrami.

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