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In Ticino crescono i numeri del fuoco di Sant'Antonio
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Teleticino
3 anni fa
Dietro l'aumento ci sarebbe lo zampino del Covid. Carlo Mainetti (Eoc): "Siamo ancora a livello di discussioni, ma anche il vaccino contro il Covid potrebbe giocare un ruolo".

"C'è effettivamente l'impressione che ci siano più casi di Herpes zoster, anche conosciuto come 'fuoco di Sant'Antonio'". La conferma ci giunge da Carlo Mainetti, primario di dermatologia dell’Eoc presso le sedi di Bellinzona, Mendrisio e Lugano. L'aumento dei casi in Ticino corrisponde pure a un aumento delle ospedalizzazioni. Non sono però necessari allarmismi: i numeri - è bene precisare - non fanno ancora parlare di epidemia.

Come spiegare questa relativa diffusione del fuoco di Sant'Antonio? Una possibile pista è rappresentata dal Covid-19: "Abbiamo notato che ci sono dei casi dove il fattore scatenante della malattia è stata un'infezione di coronavirus". In tema Covid, un altro indiziato è il vaccino: "Siamo ancora a livello di discussioni, ma è possibile che ci sia un fattore scatenante anche nel vaccino contro il Covid-19. Questo però non vuole dire - precisa il dottor Mainetti - che vaccinarsi contro il Covid sia pericoloso".

Meno pericoloso del Covid, ma non da sottovalutare

Quest'ultima malattia, infatti, è pur sempre più pericolosa del fuoco di Sant’Antonio, sebbene quest’ultimo non sia da sottovalutare. "A lungo termine, gli effetti possono essere seri. Per esempio, se la malattia colpisse il primo ramo del nervo trigemino, c'è il rischio di una manifestazione a livello della cornea, con conseguenti problemi alla vista. Ci sono pure casi di nevralgie successive al fuoco di Sant'Antonio che possono durare settimane, mesi o anni".

L'invito a vaccinarsi

Lo scorso anno in Svizzera l’incidenza delle visite mediche dovute al virus, stando ai dati diffusi dall’Ufficio del medico cantonale,  è stata stimata a circa 17'000 casi, di cui 2'700 della fascia d’età dai 60 ai 69 anni e 3'000 casi in quella dai 70 al 79. Swissmedic ha omologato un vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio lo scorso ottobre. "In aprile, il medico cantonale ha trasmesso a tutti i medici del Canton Ticino una raccomandazione di vaccinare tutte le persone sopra i 65 anni e coloro, fra i 18 e i 50 anni, che hanno problemi di immunità, ma tutte le persone sopra i 50 anni sono caldamente invitate a vaccinarsi".

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