
A fine 2023 la Svizzera contava 8'960'800 abitanti. Una crescita dell'1,6% rispetto all'anno precedente e la più consistente dall'inizio degli anni '60, ha indicato l'Ufficio federale di statistica. Un incremento dovuto principalmente alle persone provenienti dall'Ucraina, che si rispecchia anche in Ticino, conferma Matteo Borioli, collaboratore scientifico del settore società del DFE. "Lo scorso anno la crescita demografica è stata di 3'691 persone (circa dell'1%) e questa crescita è da ricondurre unicamente alle migrazioni poiché il saldo naturale risulta negativo. Al momento non possiamo però ancora indicare qual è la parte di arrivi che riguarda le persone con statuto S. Il dato sarà disponibile solo verso la fine di agosto".
Le nascite
Nel 2023 a livello nazionale si è registrato un calo della fecondità. Il numero medio di figli per donna si è attestato provvisoriamente a 1,33 rispetto all'1,39 del 2022. Si tratta del valore più basso mai osservato. E anche in Ticino la situazione è simile. "La crescita demografica è da ricondurre unicamente alle migrazioni perché il saldo naturale risulta negativo", prosegue Borioli. "Lo è già da oltre una decina di anni. Questo vuol dire che il numero di nascite è inferiore al numero di decessi che avvengono ogni anno".
Matrimoni in calo dopo il boom del 2022
Per quanto riguarda i matrimoni, si è assistito a un calo rispetto al 2022, sia a livello nazionale che locale. "Questo dato è difficile da interpretare perché nel 2022 è stato introdotto il matrimonio per tutti, che aveva portato ad una crescita", sottolinea Borioli. "Una crescita dovuta sia per l'aumento di matrimoni tra persone dello stesso sesso, sia per le trasformazioni di unioni domestiche registrate in matrimoni. È quindi difficile capire se la diminuzione del 2023 sia da imputare ad un minore interesse verso le nozze oppure ad un assestamento delle celebrazioni dopo l'introduzione del matrimonio per tutti".