Ticino
"In RSI lo stipendio la fa da padrone"
"In RSI lo stipendio la fa da padrone"
"In RSI lo stipendio la fa da padrone"
Redazione
9 anni fa
L'ex presentatrice Maristella Polli critica alcune scelte del servizio pubblico. "Dove sta il cuore?"

Il volto storico della RSI Maristella Polli non le manda a dire. Dalle colonne di Opinione liberale l'ex-conduttrice, ora deputata PLR, critica determinati comportamenti e scelte effettuate in questi ultimi anni dal servizio pubblico. 

Polli nel suo scritto afferma che "la RSI è nata, e si è basata per anni sulla volontà dei propri collaboratori di voler far crescere qualitativamente l'offerta di programmi, migliorare le condizioni di lavoro e di visibilità sul mercato e soprattutto imparare ad offrire un prodotto per la nostra gente, per il nostro territorio per la nostra nazione, il tutto in lingua italiana! Ma oggi è ancora così? Dove sta il cuore?"

E nel corso del suo articolo arriva pure l'affondo: "I collaboratori a disposizione sono ampiamente formati, conoscono il territorio, sono motivati nell'esprimere il meglio e l'anima della RSI? Io direi di no, direi che lo stipendio di fine mese la fa da padrone".

Maristella Polli si chiede pure come mai "per un programma che andava in onda il pomeriggio [...] si occupavano due produttori, tre assistenti, 4 presentatori, l'equipe tecnica e queste persone lavoravano a tempo pieno, da settembre a maggo dell'anno successivo, mentre oggi ci vogliono gruppi molto più allargati per copiare trasmissioni acquistate e solo adattate alla RSI?"

In ultima battuta l'ex-conduttrice si chiede se l'intrattenimento come proposto oggi dalla RSI ha ancora motivo di esistere. "In questi giorni il Quotidiano ha approfondito l'argomento sui giovani e la TV: il risultato evidentemente non è stato favore di quest'ultima! I ragazzi con tablet, cellulari non usufruiscono quasi più del mezzo televisivo. E allora la domanda sorge spontanea: vale la pena investire in questo settore? L'intrattenimento così come proposto oggi dalla RSI ha ancora motivo di esistere?" conclude Polli. 

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