
“Parità salariale”, “una migliore politica di conciliabilità lavoro-famiglia”, “poter tornare a casa da sole di notte senza preoccuparsi”. Sono solo alcune delle rivendicazioni espresse dai partecipanti alla mobilitazione femminista in corso a Bellinzona, dove alcune centinaia di persone si sono riunite in Piazza del Sole. Dopo alcuni interventi, i partecipanti alla manifestazione si sono spostati in corteo verso Piazza della Foca.
In tutta la Svizzera oggi le donne sono scese in piazza per affermare i propri diritti. "Manifestiamo per la parità di salario, di trattamento e di diritti per tutti, e contro gli attacchi alle donne e alle minoranze di genere sul lavoro, nella vita privata, in politica e persino nella cultura", ha scritto il sindacato Syna in una nota. Non viene dimenticata l'uguaglianza nelle rendite pensionistiche, "perché la disuguaglianza salariale si ripercuote sulle pensioni".
“È importantissimo continuare a far sentire la nostra voce”, ha detto ai microfoni di Ticinonews Caterina Fioravanti del collettivo io l’8 ogni giorno, che ha organizzato la manifestazione. “Abbiamo fatto dei passi avanti, ma non ancora abbastanza. Ci sono tantissimi ambiti in cui le donne sono ancora un passo indietro rispetto agli uomini e non ci sta bene”. Inoltre, la violenza sulle donne "rimane un fenomeno trattato con una serietà insufficiente. C'è poi tutta la questione del lavoro invisibile e di cura che siamo obbligate a fare e che non ci viene neanche riconosciuto”. Secondo Fioravanti, scendere in piazza "è il modo migliore per far sentire che siamo in tanti e non ci silenzieremo finché non avremo ottenuto quello che vogliamo".