Ticino
In causa per lo stemma: Municipio contro Lega
Stemma sui cartelloni elettorali
Stemma sui cartelloni elettorali
Per l’esecutivo il partito ha utilizzato in modo esagerato lo stemma della Città e per questo ha deciso di proseguire facendo causa civile

Il Municipio di Lugano fa causa alla sezione cittadina della Lega dei Ticinesi, il motivo del contendere è il logo della città che appare sui manifesti elettorali. La legge federale sancisce infatti che gli stemmi della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni e i loro elementi caratteristici possano essere utilizzati solo dall’Ente pubblico a cui si riferiscono e non quindi dai candidati. “Abbiamo ricevuto il faldone, in questo momento possiamo dire che la cosa ci fa sorridere. I problemi della città oggi sono ben altri e il problema non è sicuramente l’uso dello stemma che non è solo la Lega che lo sta utilizzando, si capisce male questo accanimento nei nostri confronti”, spiega Lukas Bernasconi, coordinatore campagna elettorale Lega dei Ticinesi di Lugano ai colleghi di Teleticino.

“Se c’è un divieto bisogna farlo rispettare”
“C’era già stato un avvenimento scritto ed è palese che ci sia un abuso dello stemma della Città”, sostiene il sindaco di Lugano Marco Borradori. “In un primo momento abbiamo scritto alla Lega perché ne avevano abusato e abbiamo invitato tutti a non proseguire in questo senso. Con la sezione del partito abbiamo deciso di avviare una causa civile”, aggiunge Borradori. Ironia della sorte, il sindaco stesso, così come gli altri due candidati leghisti, appare su uno dei manifesti incriminati. “Si sapeva che l’uso non era proprio, quindi credo che il provvedimento, indipendentemente dal fatto che ci siamo noi, se c’è un divieto in un modo o in un altro bisogna farlo rispettare”, ha risposto il sindaco.

Non solo la Lega
La Lega, in ogni caso, non è l’unico partito a usare lo stemma cittadino. “È solo una questione di tempistiche, la Lega ha iniziato prima, però se altri dovessero continuare si agirebbe anche nei loro confronti”, specifica il sindaco. Secondo il coordinatore della campagna, in ogni caso, non ci sarà nessuna ripercussione. “La campagna è praticamente finita, questa cosa arriva cinque minuti prima di mezzanotte e ha un po’ il senso che trova”, conclude Bernasconi.

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