
“I dipendenti della società HSH Delivery sagl, meglio conosciuta al pubblico come Divoora, sono stati chiamati con un preavviso di 24 ore ad accettare un nuovo contratto di lavoro nel quale viene introdotto il versamento del salario al minuto”. Lo sostiene l’Ocst, che contesta le nuove condizioni contrattuali. I lavoratori infatti, denunciano, in questo modo devono rimanere a disposizione del datore di lavoro secondo dei turni prestabiliti, ma viene remunerato solo nei minuti di tempo che vanno dall’effettiva ricezione dell’ordine fino alla consegna nelle mani del cliente. Nel resto del tempo non si viene pagati, inoltre “del resto, come da contratto, si è liberi di accettare o meno di effettuare le consegne che vengono assegnate, con ovvie conseguenze, dato che si scende in graduatoria e si riceveranno meno ordini in futuro”.
Il sindacato critica anche la motivazione addotta dall’azienda per il cambiamento che, sostengono, sarebbe di natura puramente informatica in quanto il sistema non permetterebbe di gestire le cose diversamente. “È lui che è ingiusto”, scrive sardonico l’Ocst, che critica anche nuovamente le condizioni di lavoro come la consegna della divisa “dietro trattenuta di una cauzione dal peraltro lauto stipendio” oltre al “cospicuo rimborso spese per l’uso del proprio mezzo di trasporto di ben Fr. 2,20 all’ora (siamo curiosi di sapere quanto al minuto...)”, che equivale a una velocità di 50/60km orari a 4 centesimi e mezzo al km, “cosa che difficilmente copre le spese di carburante, usura e assicurazione del mezzo”.
L’Ocst infine chiama questo tipo di contratti “le nuove frontiere della precarietà” aggiungendo che “in questo modo si creano nel mercato del lavoro nicchie di disperazione occupate da chi non ha alternative e cui non vengono riconosciuti i diritti più basilari”, invitando “i collaboratori che ne avessero bisogno a rivolgersi al sindacato OCST”.
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