
Si è aggiunto un nuovo capitolo sulla storia delle imposte di circolazione. Oggi il Consiglio di Stato è arrivato con un compromesso tra le iniziative targate PPD (sostenute da Lega e UDC) e quella del PLR. I popolar democratici, ricordiamo, nel 2017 hanno lanciato un’iniziativa popolare per ridurre la tassa di circolazione. Come? Calcolandola in base alle emissioni di CO2. Il PLR ha invece elaborato un altro rapporto che chiede di considerare, oltre alle emissioni di anidride carbonica, anche peso e potenza dei veicoli. La prima proposta vuole abbassare il gettito fiscale della tassa di circolazione a 80 milioni, per allinearsi alla media svizzera, la seconda di portarlo a 96. Attualmente le imposte di circolazione portano alle casse del Cantone circa 105 milioni di franchi l’anno. E qui arriva il compromesso proposto oggi dal governo ticinese: una riduzione del gettito complessivo quantificabile in circa 10 milioni di franchi, che andrebbe ad aggiungersi ai 5 milioni già raggiunti con la modifica di alcuni anni fa. “A mente del Governo, si tratta di una proposta equilibrata e ragionevole in grado di conciliare le esigenze di equilibrio finanziario votate dal popolo con quelle delle categorie di automobilisti attualmente penalizzate nel confronto intercantonale”. Proposta che il Consiglio di Stato intende sottoporre alla Commissione gestione e finanze e al parlamento.
“L’obiettivo è fare una sintesi”
“Bisognare tener conto dell’aspetto ambientale, quindi del CO2 e del peso dei veicoli, perché più aumenta la loro massa, più viene consumato il manto stradale. Tra questi punti va trovata una base comune che possa essere applicata dal 1. gennaio 2023 che possa rispondere all’obiettivo principale: ridurre di 10 milioni il gettito delle imposte di circolazione”. Questa la spiegazione di Norman Gobbi, direttore del DI.
“C’era tutto il tempo per agire e non è stato fatto nulla”
“Abbiamo lanciato l’iniziativa nel 2017 e la legge, ha detto il presidente del PPD ticinese Fiorenzo Dadò, prevede 18 mesi per far sì che il Gran Consiglio di esprima in merito.”
“Di mesi -continua Dadò- ne sono passati 60 e c’era tutto il tempo per formulare delle proposte, per cercare un compromesso, ma non è stato fatto nulla”. “Ad inizio hanno, continua il presidente dei popolar democratici, abbiamo detto di voler andare in votazione, ma non si è mosso nulla in Commissione e ora ci deve pensare il Consiglio di Stato”.
Verso un abbassamento dell’imposta di circolazione
“La nostra proposta -spiega il direttore del DI- vuole portare il gettito da 105 a 96, con un abbassamento di una decina di milioni”. Ma questo non sembra bastare al presidente del PPD che risponde “ Bisogna abbassarlo di una trentina di milioni, arrivando a quota 80, così da far rientrare il Ticino nella media svizzera perché da noi le imposte di circolazione sono le più care della Svizzera ed è ingiustificato che i ticinesi continuino a pagare imposte così alte. Ricordiamoci che l’auto in Ticino è una necessità e non un lusso” conclude Dadò.
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