Ticino
Imposta di circolazione: "Abbassiamola"
Imposta di circolazione: "Abbassiamola"
Imposta di circolazione: "Abbassiamola"
Redazione
8 anni fa
Il TCS sostiene le due iniziative "Per un’imposta di circolazione più giusta!" e "Gli automobilisti non sono bancomat!"

Dopo aver già bocciato la proposta di calcolo presentata dal Governo, il Comitato della sezione ticinese del TCS ha deciso sostenere, dopo attenta analisi, le due iniziative "Per un'imposta di circolazione più giusta" e "Gli automobilisti non sono bancomat!”. 

"In seguito all’aumento deciso dal Consiglio di Stato nel dicembre scorso, senza alcun preavviso e concertazione con le Associazioni interessate, la Sezione Ticino del TCS è uscita dal Gruppo di lavoro sulle imposte di circolazione, denunciando pubblicamente il suo malcontento soprattutto per le conseguenze patite da molti automobilisti" si legge in una nota dell'associazione, a firma del presidente Carlo Vitalini

"Anche la successiva proposta di nuova formula, fatta dal Dipartimento delle Istituzioni, non ha incontrato i favori del Comitato sezionale, perché, oltre a voler incassare il medesimo importo globale del 2017, tassa il peso a vuoto dei veicoli, incidendo sia sulla sicurezza, sia sull’ecologia" prosegue il TCS. "Inoltre, con questo sistema, l’imposta dovrà essere rivista al rialzo quasi ogni anno, perché l’aumento del parco veicoli non basterà a pareggiare l’evoluzione ecologica delle nuove vetture".

Il TCS osserva inoltre "poca trasparenza fra quanto gli utenti motorizzati pagano e le spese destinate dal Cantone per le strade". Per il club s’impone, per stabilire maggiore chiarezza e per la buona regola del vincolo del fabbisogno, "che il Cantone si doti di un vero e proprio “conto stradale” dove saranno allibrate tutte le entrate prelevate al traffico e i ristorni dalla Confederazione e contabilizzati tutte le spese sopportate per la rete stradale. A tal proposito, uno studio, fatto dal TCS a livello nazionale, ha evidenziato che i Cantoni che hanno adottato questo sistema di contabilità, sono anche quelli che hanno le imposte di circolazione nella media nazionale, pur avendo sovente una rete stradale più importante, più estesa e meglio mantenuta di quella ticinese".

Il TCS ritiene infine che il prelievo dell’imposta attuale "sia sproporzionato alla forza economica dei cittadini del Canton Ticino, classificandolo fra i più esosi della Svizzera e ciò, è ampiamente suffragato dalle indagini dei nostri esperti nazionali e dal Servizio politico del Club. L’imporre, anche per i prossimi anni, un introito pari o superiore a quanto incassato dopo “l’aggiustamento” per il 2017 è un atteggiamento che il TCS non condivide".

Il Comitato del TCS riassume nei seguenti punti le ragioni per sostenere l'iniziativa “Per un’imposta di circolazione più giusta!”:

• In Ticino s’incassa un’imposta di circolazione fra le più alte della Svizzera e ben al di sopra della media nazionale: l’iniziativa persegue l’obiettivo far rientrare l’imposta nella media svizzera, abbassandola complessivamente da 110 mio. a 80 mio.

• La formula di calcolo dev’essere modificata e semplificata, basandola solo sulle emissioni di CO2 (principio: chi consuma, paga): la formula proposta nell’iniziativa va in questa direzione.

• L’ammontare incassato tuttora supera di molto il fabbisogno corrente per la manutenzione delle strade cantonali. Dev’essere, quindi, introdotto nella contabilità dello Stato un conto stradale da cui definire gli importi da prelevare e destinare alla manutenzione delle strade cantonali: l’iniziativa chiede espressamente l’istituzione di un “conto mobilità”.

• le future modifiche di Legge devono passare, per competenza, al Gran Consiglio, per dare la possibilità ai cittadini d’esercitare il diritto referendario: l’iniziativa chiede di non concedere alcuna delega al Consiglio di Stato.

Il TCS segnala altresì la possibilità di sottoscrivere la seconda iniziativa „Gli automobilisti non sono bancomat!” per chi ha subito esagerati aumenti dell’imposta nel 2017.

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