Ticino
Impianti di Airolo: i terreni all'asta
Redazione
16 anni fa
Il gruppo di banche creditrici ha deciso di mettere all'asta terreni ed edifici della stazione sciistica. Frapolli: 'Finalmente i nodi vengono al pettine'

Gli impianti di Airolo sono sempre più a rischio. E non tanto, scrive oggi la Regione, a causa delle decisioni imprenditoriali dei gestori degli impianti, bensì della procedura avviata presso l’Ufficio esecuzione e fallimenti dal gruppo di banche creditrici. Venerdì la notizia dovrebbe essere resa ufficiale, e confermata con altri dettagli, sul Foglio ufficiale. Le banche - con BancaStato in testa - vogliono mettere all’asta edifici e terreni (esclusa la proprietà della Centro turistico San Gottardo SA). Si tratta del ristorante Ravina e dei terreni che sorgono sulla funivia. "Da tre anni – dichiara Giovanni Frapolli, amministratore della SA, dalle colonne del quotidiano – le banche coinvolte, come noi d’altronde, dopo le dichiarazioni d’intenti fatte dal Consiglio di Stato attendevano decisioni concrete sul finanziamento pubblico cantonale per la stazione di Airolo. Decisioni che non sono finora mai giunte. Le promesse fatte alle banche non sono state mantenute e perciò le stesse banche hanno deciso che sia giunto il momento di realizzare i pegni”. Ma non solo. Ci sono “tutta una serie di pasticci combinati prima che io ritirassi tutto quanto all’asta”, osserva ancora Frapolli. Eccoli: “La funivia non era iscritta sul terreno per il quale erano state rilasciate la licenza edilizia e l’autorizzazione federale; idem il ristorante di Ravina; l’autosilo, poi, è stato costruito su una strada comunale per la quale si è resa necessaria la ratifica dei confini; e ancora, un canalone problematico non è mai stato sistemato”. “Da diverso tempo ormai - termina l'amministratore della SA - ripeto che ad Airolo non si può investire e non si trovano investitori perché sul piano amministrativo e giuridico le cose non sono a posto. Finalmente i nodi vengono al pettine”.

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