Ticino
Impedire la pubblicità per prevenire rischi “subdoli”
Foto Chiara Zocchetti
Foto Chiara Zocchetti
Daniele Coroneo
2 anni fa
Il dibattito in vista delle votazioni del 13 febbraio prende piede

“Dobbiamo proteggere una fascia della popolazione suscettibile e sensibile alla pubblicità”. La specialista in pneumologia pediatrica Maura Zanolari giustifica in questo modo lo scopo dell’iniziativa popolare “Giovani senza tabacco”, sulla quale ci esprimeremo il prossimo 13 febbraio. Il comitato promotore a livello ticinese ha presentato negli scorsi giorni le proprie argomentazioni, facendo leva proprio sulla popolazione giovanile: secondo alcuni studi, questa fascia d’età è quella più incline a cominciare a fumare e si stima che il 57% dei fumatori inizi a consumare tabacco da minorenne.

Legge votata dal Parlamento insufficiente
Per impedire che il vizio del fumo attiri nuovi accoliti, gli iniziativisti propongono una soluzione, ovvero il divieto di pubblicità di prodotti a base di tabacco. “Dobbiamo dare un segnale preciso con questa proibizione”, commenta a Ticinonews la direttrice della Lega polmonare ticinese Alessandra Bianchini. I promotori hanno spiegato di avere voluto un’azione più incisiva rispetto alle misure già contenute nella Legge sui prodotti del tabacco votata dal Parlamento, la quale vieterebbe la vendita ai minorenni, ma non la pubblicità. Per la consigliera agli Stati Marina Carobbio si tratta di un programma insufficiente: “La pubblicità specifica per i giovani sarà sì vietata, ma sarà comunque disponibile su canali di cui i giovani usufruiscono regolarmente”.

Rischi subdoli
L’iniziativa è sostenuta inoltre da parte del mondo medico. I pediatri in particolare lanciano l’allarme e accendono i riflettori su un aspetto preoccupante: sono sempre di più i giovani che cominciano a fumare già prima dei 14 anni. “Se si inizia così presto a fumare, si continuerà a farlo per il resto della vita. In questo modo, il fuma diventa una vera e propria droga”, denuncia il pediatra Vincenzo D’Apuzzo. Anche perché i rischi del fumo sono subdoli: “Questa pratica nei ragazzi comporta pochi sintomi, ma i suoi effetti compaiono in là con gli anni”, conclude Maura Zanolari.

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