
L'Ente ospedaliero cantonale (EOC) non presenterà denuncia contro il viceprimario dell'ospedale La Carità di Locarno che ha incassato una cifra di circa 100'000 franchi manomettendo dei moduli contabili, per far credere di essere stato presente in sala operatoria quando non lo era.
Come dichiarato dal direttore della struttura locarnese, Luca Merlini, "non sono stati individuati fatti di rilevanza penale" a carico del viceprimario. Inoltre, ha aggiunto Merlini, "non è stata messa a repentaglio la salute di nessuno."
Il Consiglio di Amministrazione dell'EOC ha discusso del caso, "ma nessuno ha ritenuto si trattasse di un caso da denuncia."
Ciò non toglie che alla fine dell'anno verrà sciolto il rapporto di lavoro con il viceprimario, il quale in seguito aprirà un suo studio nel Luganese, dove collaborerà pure con una clinica privata.
Un cambiamento professionale che avrebbe potuto essere ben diverso, nel caso il medico non avesse manomesso le fatture: La Regione di oggi scrive infatti che il viceprimario di chirurgia, alle dipendenze della Carità da una quindicina d'anni, era il principale candidato alla successione dell'attuale primario del servizio, dottor Paul Biegger, che andrà in pensione nell'estate del 2015. Alla carica, al posto del viceprimario balzato all'onore delle cronache nella giornata di ieri, è stato nominato negli scorsi giorni il dottor Michele Arigoni, attuale viceprimario del servizio di chirurgia dell'Ospedale regionale di Lugano.
L'EOC, infine, ha assicurato che il caso del viceprimario della Carità è un unicum: sono state effettuate minuziose verifiche interne per capire se da qualche parte fosse ravvisabile qualcosa di paragonabile, ma non sono emersi altri casi simili.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata