Il Venerdì Santo continuerà ad essere un giorno lavorativo. Lo ha stabilito ieri il Parlamento ticinese, che ha respinto l’iniziativa presentata nel 2019 dall’allora deputato leghista Fabio Badasci e ripresa successivamente da Omar Balli, che chiedeva di rendere il Venerdì Santo una giornata festiva.

Le motivazioni all’origine del “no” espresso dal Gran Consiglio con 41 voti contrari a 31sono legate al fatto che il Ticino è già, assieme a Svitto, il cantone con più giorni festivi: 15.

Il Legislativo, nel corso della seduta, ha anche nominato il nuovo Consiglio d’amministrazione dell’EOC. Ad essere stato eletto è stato il deputato leghista Eolo Alberti, che ha quindi dato le dimissioni da granconsigliere. Sulla questione sono state sollevate alcune polemiche perché vi era una sola donna tra le sette candidature proposte.