
Ancora qualche giorno e poi l'Epifania, che tutte le feste si porta via, come dice un detto popolare. Vacanze natalizie che a Lugano, come alcuni hanno notato, hanno portato diverse persone -turisti e non- a riempire strade e piazze. "Effettivamente erano ben gremite, soprattutto grazie al turismo di giornata o ai gruppi che hanno pernottato in Italia e scelto Lugano per una gita fuori porta. Ma anche l'occupazione locale degli alberghi è stata soddisfacente", ha spiegato a Ticinonews Federico Haas, presidente di Hotelleriesuisse, sezione Sottoceneri, tracciando così un primo bilancio di queste due settimane di ferie.
"Il turismo come piattaforma per avvicinare Lugano e Como"
Marco Solari, già direttore di Ticino Turismo, a Capodanno ha affermato che "per riuscire a raggiungere il ruolo di città importante tra nord e sud, è fondamentale che Lugano ritrovi un rapporto costruttivo con l'Italia". Un ruolo importante in questo potrebbe giocarlo proprio l'offerta turistica. "Potrebbe essere un buon collante, un buon veicolo per cercare un maggior contatto con l'Italia, ad esempio con la regione di Como che è un cuscinetto tra Milano e Lugano. Anche Michele Foletti, sindaco della Città sul Ceresio, auspicherebbe un maggior contatto con la regione di Como. Effettivamente si potrebbe utilizzare proprio il turismo come piattaforma per avvicinare le due realtà", ha evidenziato Haas.
La destinazione unica "Lugano-Como"
Per alcuni turisti, ha aggiunto il presidente di Hotelleriesuisse, sezione Sottoceneri, Lugano e Como rappresentano un'unica destinazione. "I mercati lontani, come ad esempio quello americano, vedono il comprensorio da Como fino al Monte Ceneri come una meta sola. In fondo è come attraversare da un quartiere all'altro una grande città americana. Ultimamente Lugano approfitta del fatto che Como ha dei momenti in cui è sovraffollata e i turisti si spostano poco più a nord, sul Ceresio, per trovare alloggi e svaghi".
La differenza tra le due realtà
"Como", ha continuato Haas, "ha avuto personaggi come Clooney che hanno dato una spinta maggiore al turismo. Lugano non ha un personaggio con questa fama, inoltre non dispone di un parco alberghiero così grande, capace di scatenare un fenomeno di massa. Ma credo che sia una scelta voluta anche dalla destinazione, perché la meta sottocenerina vive anche per il suo essere 'a misura d'uomo', con infrastrutture che vanno bene per il turismo che c'è adesso, eccezion fatta per il semestre invernale, dove c'è un grande margine di crescita".