
La perequazione finanziaria intercantonale, le misure di risparmio della Confederazione e il tema dell’aumento dei costi della salute sono stati al centro dell'incontro di una delegazione del Consiglio di Stato ticinese e la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, responsabile del Dipartimento federale dell’interno. Il vertice, avvenuto a Berna, è stato richiesto dal Governo cantonale nelle scorse settimane e aveva l’obiettivo di affrontare diversi temi considerati di rilevanza per il Ticino e di sensibilizzare la Confederazione sull’impatto che essi hanno sulle famiglie ticinesi e sulle finanze cantonali. Il Governo ticinese era rappresentato dal Presidente Norman Gobbi e dai Consiglieri di Stato Raffaele De Rosa e Marina Carobbio Guscetti. Per la parte federale, oltre alla Consigliera federale Baume-Schneider, erano presenti anche alcuni alti funzionari, tra cui la direttrice dell’Amministrazione federale delle finanze Sabine D’Amelio-Favez.
Premi e costi della salute
Sul tema dell’aumento dei costi della salute e in particolare il continuo incremento dei premi di cassa malati, il Consiglio di Stato ticinese ha ribadito la richiesta "di considerare con urgenza l’adozione di misure strutturali a livello federale, per evitare che l’attuale problema dell’assicurazione malattia – con una situazione divenuta insostenibile per le economie domestiche e per le finanze pubbliche – comprometta ulteriormente la fiducia della cittadinanza nel sistema sanitario e abbia effetti negativi sulla coesione nazionale", sottolinea il Governo in una nota odierna.
Finanze cantonali
Sul tavolo anche le misure di risparmio previste dalla Confederazione e il futuro del sistema di perequazione intercantonale. "Su questo tema, come noto, è ora stata messa in consultazione una modifica dell’ordinanza federale che – grazie a un costante lavoro di informazione e sensibilizzazione nei confronti delle autorità federali – tiene conto di alcune richieste da parte del Cantone Ticino", conclude il Governo.
