Ticino
Il Ticino rinuncia all'Olma, gli agricoltori insorgono
Redazione
2 anni fa
Il Cantone ha rifiutato di essere ospite della fiera per l'edizione 2024 a causa dei costi eccessivi. Ma gli agricoltori non ci stanno. Sem Genini, segretario dell'Unione contadini: "Non tutti i settori hanno lo stesso peso".

Si svolge ogni anno a San Gallo ed è la fiera più importante dell'agricoltura in Svizzera. Stiamo parlando dell'Olma, che ogni anno attira centinaia di migliaia di spettatori. Lo scorso anno sono stati 320mila, prima della pandemia superavano i 350mila. Ogni anno ad inaugurarla è il presidente della Confederazione. Per i 500 espositori è dunque una vetrina imperdibile, non solo nella Svizzera orientale.

Ticino invitato, ma risponde picche per motivi finanziari

Ogni anno ampio spazio è dato a un Cantone ospite. L'anno scorso era toccato ai Grigioni. Per il 2024 il Canton San Gallo aveva invitato il Ticino, ma da Bellinzona la risposta è stata picche. Il motivo? I circa 1,5 milioni di franchi da investire per partecipare attualmente sono troppi. Contattato da Ticinonews il servizio dell’informazione e comunicazione del Consiglio di Stato infatti scrive: “La motivazione alla base della decisione è esclusivamente di natura finanziaria. Come noto il governo sta lavorando a una manovra di riequilibrio finanziario a seguito del mancato versamento dei dividendi della Banca nazionale svizzera ai Cantoni. Una manovra che dovrà tener conto di quanto deciso dal popolo ma anche dal Gran consiglio. Di qui la difficile, ma necessaria decisione di rimandare la presenza del Ticino di qualche anno proprio per una questione di coerenza con le misure che il Governo dovrà presentare fra pochi mesi”.

Invito rimandato

A San Gallo non si sono fatti problemi: il Cantone ha deciso di subentrare, ospitando sé stesso. Non accadeva da 30 anni e sarà l'occasione per mostrare a casa i suoi prodotti. Per il Ticino, invece, l'invito è rimandato. Gli organizzatori dell'Olma ci hanno infatti spiegato che starà al nostro Cantone decidere quando poter accettare l'invito, se nel 2025 o più avanti. Insomma, nessuno si è offeso.

Delusi i contadini ticinesi

A non averla presa bene però ci sono i contadini ticinesi. In un editoriale sull'Agricoltore ticinese, il segretario agricolo dell'Unione dei contadini ticinesi Sem Genini ha scritto: "Ovunque si parla dell'importanza della promozione, del marketing e poi ci lasciamo sfuggire un'occasione con dei numeri del genere. Non tutti i settori hanno lo stesso peso. Quello agricolo, ed è l'ennesima volta che lo ripeto, sta alla base di tutto, anche se oggi in molti sembrano essersene purtroppo dimenticati".

“Un’occasione persa”

Ricevuta la risposta del Governo, abbiamo contattato Sem Genini per avere una sua reazione. E ribadisce l’amarezza per non poter partecipare a un evento di tale portata. “Siamo venuti a conoscenza solo attraverso i media della decisione e non siamo stati coinvolti”, precisa il segretario agricolo dell’Unione dei contadini ticinesi. "Passata la sorpresa, è rimasta l'amarezza. Era da anni che si parlava della partecipazione ticinese, ma era già stata rinviata a causa del Covid. È giusto risparmiare, ma a beneficiarne non era solo il settore dell’agricoltura, ma anche la tecnologia, l’industria, la formazione e il turismo. Era un'opportunità importante per far conoscere i nostri prodotti al mercato d’Oltralpe, che è andata persa”.