
“Il Ticino compie molti sforzi per l’innovazione, le start up e le nuove tecnologie: tutto rivolto al futuro, ma al presente delle piccole e medie imprese già sul territorio ci stiamo pensando?“
Questa è una delle domande presenti nell’interpellanza presentata ieri da Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini (Più Donne), che pongono l’attenzione sulla pressione che le PMI ticinesi sono costrette a sopportare, confrontate con l’aumento dei costi causati dalla guerra in Ucraina, unitamente alla ormai prossima richiesta di rimborso per i prestiti Covid.
Un prestito pensato per consentire alle imprese di superare la fase più grave della pandemia, ma “nello stabilire le tempistiche per il rimborso, di sicuro nessuno si immaginava che ci saremmo trovati nel pieno di una guerra sul continente europeo“.
Nell’interpellanza ci si domanda dunque se le tempistiche per la restituzione verranno adeguate, tenendo conto dell’attuale situazione, e se il Consiglio di Stato intende intervenire con aiuti concreti per queste piccole imprese, che costituiscono una parte importante del tessuto economico ticinese.
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