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Il Ticino e il turismo: più visitatori sì, ma senza cadere nell'iperturismo
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un giorno fa
La Svizzera registra un aumento dei pernottamenti, ma il Ticino resta lontano dai picchi dell’overtourism. “Puntiamo alla qualità, non alla quantità” dice Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo.

A livello nazionale, il turismo continua a macinare numeri da record. Solo nella prima metà del 2024 si contano oltre 20 milioni di pernottamenti in Svizzera, l’1,4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato positivo, che conferma la solidità del settore, ma che porta con sé anche una riflessione: fino a che punto è sostenibile tutto questo?

Ticino in equilibrio

Nel canton Ticino la situazione è diversa. “Il problema da noi non è ancora così forte, anzi direi che abbiamo bisogno di più turisti”, spiega Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo. “Abbiamo un tasso di occupazione medio in tutta la Svizzera del 50%, il che significa che durante l’anno, la media di tutte le camere alberghiere rimane vuota per metà. Siamo ben lontani dai picchi di overturismo di altre città come Venezia, Barcellona o Amsterdam.”

La preoccupazione resta

Nonostante i numeri ancora lontani dal sovraffollamento, in Ticino si guarda al futuro con attenzione. “A medio-lungo termine potremmo incontrare gli stessi problemi di altre destinazioni”, spiega Trotta. Il traffico è già un tema ricorrente, soprattutto nei fine settimana. E poi ci sono gli alloggi: “In alcune località c’è il rischio di una proliferazione di case di vacanza affittate a medio termine, che possono ridurre la disponibilità per i residenti. Dobbiamo evitare gli errori che altri hanno già commesso.”

Qualità prima di tutto

Per questo, la parola d’ordine è una: qualità. Ticino Turismo da anni promuove un turismo meno affollato ma più consapevole, rivolto a un pubblico medio-alto spendente e con soggiorni più lunghi. “La nostra politica non è mai stata quella dei grandi gruppi in pullman. Puntiamo su un turismo che ha un impatto minore, sia sull’ambiente che sulla popolazione locale.”

La sostenibilità e gestione dei flussi

A guidare questa strategia, c’è anche un’attenzione crescente alla sostenibilità. “Cerchiamo di promuovere un soggiorno più lungo, perché più notti significano meno impatto ambientale. Lavoriamo anche sulla percezione del turismo nella popolazione locale”, dice Trotta. Il turismo tutto l’anno, e non solo concentrato nei mesi estivi, è una delle chiavi per evitare il sovraffollamento.