
Il Dipartimento del Territorio ripercorre oggi in un comunicato stampa le tappe che hanno portato al rilascio della licenza di demolizione della Romantica di Melide.Il 10 novembre 2006 l’Immobiliare Mabetex ha inoltrato al Municipio di Melide una domanda di costruzione per l’edificazione di un Residence al servizio dello Swiss Diamond Hotel di Vico Morcote sulla superficie ora occupata dalla Romantica, che sarebbe dunque stata demolita. E dopo esame della domanda di costruzione e della variante (che prevedeva il mantenimento delle facciate) il 12 luglio 2007 è stato trasmesso al Municipio di Melide l’avviso cantonale favorevole. I servizi dell’amministrazione hanno pertanto ritenuto conforme al diritto cantonale e federale la costruzione del Residence e la demolizione dell’attuale stabile. E l’11 ottobre infine il Municipio ha rilasciato la licenza edilizia. "La Romantica - si legge nella presa di posizione del Territorio - non è un oggetto protetto a livello cantonale. Una verifica bibliografica e la raccolta della documentazione fotografica, compiuta lo scorso anno, hanno permesso di accertare che la villa, nonostante le modifiche subite specialmente negli ultimi decenni del Novecento, conserva parte della sua sostanza storica. Per contro, sono totalmente scomparse le decorazioni. Inoltre, nel corso degli anni è stato distrutto il contesto in cui si inseriva l’edificio, isolato lungo le vie di transito. La realizzazione della ferrovia, delle strade cantonali e dell’autostrada ha trasformato quello che era un esile ponte in un robusto istmo che separa due distinti laghi; così la villa, un tempo sospesa tra cielo e acqua, è diventata un edificio qualunque, tagliato da un fondale artificiale L’edilizia residenziale intensiva nei dintorni ha contribuito a banalizzare un contesto già impoverito. Come risulta dalle NAPR 1987 di Melide, approvate dal Consiglio di Stato il 20 ottobre 1992, la villa non è tutelata né sul piano cantonale né sul piano locale ai sensi della Legge sui beni culturali del 1997. L’Ufficio dei beni culturali (UBC) non ha ritenuto che sussistessero motivi sufficienti per una tutela cantonale dell’edificio per i motivi sopra esposti". L’applicazione delle Norme di attuazione del Piano regolatore (NAPR) è, invece, di competenza comunale. Il Dipartimento, in questo senso, è chiamato a valutare unicamente la conformità delle domande di costruzione al diritto cantonale e federale. In particolare, un’interpretazione dello spirito e delle intenzioni delle NAPR spetta al Comune di Melide, che ha voluto e approvato tali norme. Il Cantone nel suo preavviso favorevole alla domanda di costruzione non si è dunque chinato su questo tema specifico.
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