Ticino
Il termovalorizzatore di Giubiasco compie 10 anni
Il termovalorizzatore di Giubiasco compie 10 anni
Il termovalorizzatore di Giubiasco compie 10 anni
Redazione
6 anni fa
Claudio Broggini: "All'inizio creava un po’ di timore". Claudio Zali: "Ora abbiamo un impianto moderno dalle emissioni molto basse"

In funzione da 10 anni, chiamarlo “inceneritore” è davvero riduttivo. Durante la sua vita l’impianto termovalorizzatore di Giubiasco non ha solo smaltito oltre 1,6 milioni di tonnellate di spazzatura: grazie al calore prodotto sono anche stati risparmiati 1 milione e mezzo di litri di nafta, il tutto con un impatto atmosferico al di sotto dei limiti di legge.

"I limiti fissati dalla Legge federale sulle emissioni di diossido d’azoto sono di 80mg/m3, quelli della licenza di costruzione di 30, noi ne misuriamo in media 10", ha spiegato il direttore dell'Azienda Cantonale Rifiuti Claudio Broggini ai microfoni di TeleTicino.

Un bel successo, considerati i timori della popolazione. "È vero, l’impianto all’inizio creava un po’ di timore. Ritengo che ora la popolazione abbia capito che si tratta di un tassello importante di una corretta gestione dei rifiuti. Oltre a cercare di ridurli alla fonte i rifiuti, quel che resta bisogna smaltirlo correttamente. E qui entra in gioco l’impianto".

Impianto che all’alba dei 10 anni si presenta finanziariamente e tecnicamente sano, a beneficio anche di ambiente e portafoglio. "Una volta mettevamo i rifiuti in un grande buco oppure li mandavamo col treno a Zurigo. Ora abbiamo un termovalorizzatore moderno con valori di emissioni molto bassi, produciamo energia elettrica e diminuiamo i costi dei cittadini in modo importante", ha puntualizzato il direttore del DT Claudio Zali.

Obiettivo: continuare sulla strada tracciata, con qualche sfida all’orizzonte come ad esempio, ha rivelato Broggini, la partecipazione a un impianto nazionale per il recupero dello zinco dei fanghi o eventualmente al recupero del fosforo dei fanghi prodotti dai comuni.

Tutti i dettagli nel TG di TeleTicino delle 18.45

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