
Probabilmente ricorderete il virulento sfogo del critico d'arte italiano Vittorio Sgarbi in occasione dell'inaugurazione dell'esposizione a Lugano del controverso dipinto "La Bella Principessa", da taluni attribuito a Leonardo.
La capodicastero cultura Giovanna Masoni Brenni aveva spiegato a Sgarbi che non tutti a Lugano consideravano l'opera autentica e lui, in risposta, si era lasciato andare a insulti nei suoi confronti, chiedendole addirittura di dimissionare dalla carica.
Masoni aveva poi deciso di calmare le acque, dicendosi pronta ad aprire un dibattito sul ritratto della Bella Principessa ed evitando di denunciare il critico d'arte italiano.
Da allora però il numero di coloro che ritengono che il dipinto sia un falso è notevolmente aumentato. Soprattutto alla luce delle dichiarazioni del noto falsario britannico Shaun Greenhalgh, che in novembre ha assicurato di essere l'autore della Bella Principessa, in realtà una commessa di un supermercato della cittadina inglese di Bolton ritratta nel 1978.
Oggi, nell'ambito di una lunga intervista a Giovanna Masoni Brenni dedicata in particolare al LAC, il Corriere del Ticino ha pensato bene di tornare a parlare del dipinto, chiedendole un commento alle dichiarazioni del falsario.
"La Bella Principessa, esposta pochi mesi fa nel Patio del Municipio di Lugano, è un falso accertato. Brutta figura per Lugano, non le pare? Ma lei in questa storia era stata persino attaccata da Sgarbi..." le chiede il CdT.
"Il tempo è meno sgarbato di Sgarbi" risponde elegantemente la municipale. "E sono certa che anche sindaco e Municipio han tratto insegnamento da questa vicenda, e che Lugano saprà in futuro essere accorta come l'ambizione di profilarsi nella cultura a livello nazionale e internazionale impone."
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