Ticino
Il tampone istantaneo made in Ticino
Il dispositivo per l’analisi di più campioni sarà fatto così.
Il dispositivo per l’analisi di più campioni sarà fatto così.
Filippo Suessli
4 anni fa
Supsi, Poli di Losanna e Ior si sono uniti per sviluppare un dispositivo portatile per il test del Covid-19 in tempo reale

Il progetto MicroCoVSens partirà a ottobre e in due anni dovrebbe portare alla produzione di un dispositivo portatile in grado di diagnosticare il Covid-19 in tempo reale grazie a due campioni di saliva non trattati. Ovunque, con poca quantità di reagenti e in soli dieci minuti si potrà scoprire se una persona è stata contagiata dal Sars-Cov-2. A lavorarci saranno la Supsi, il Poli di Losanna e l’Istituto oncologico di ricerca (affiliato all’Usi). Il loro lavoro è sostenuto dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica con 1’098’174 franchi.

Oltre 1 milione di finanziamento

Il dispositivo è basato su un “biosensore ultra-sensibile realizzato con superfici di rilevamento attive supportate da silice porosa”, scrive la Supsi in una nota. In pochissimi minuti potrà rilevare anche una concentrazione di sole 50 copie di virus per millilitro di campione.

Come funziona

Sarà necessario estrarre l’Rna da un campione di saliva, questo poi attraverserà una membrana e, se è presente, l’Rna virale verrà identificato “attraverso la misurazione della bioimpedenza della superficie”. Secondo i ricercatori si tratta di un “approccio diagnostico innovativo e alternativo che intende superare i limiti delle attuali procedure di analisi”. Infatti oggi è necessario inviare i campioni a un laboratorio dove solo del personale esperto, con strumenti specifici, può analizzarlo. Questo potrà test invece potrà essere operato ovunque e anche da personale non specializzato.

Anche per altri virus

Il lavoro del team durerà fino a fine 2022, quando il Covid-19, si spera, sarà solo un ricordo, ma non sarà comunque inutile. In futuro, infatti, la tecnologia potrà essere usata per identificare altri virus in tempo reale, “nonché rilevare più agenti patogeni contemporaneamente nell’ambito delle procedure di diagnosi di altre malattie”.

“Per limitare pandemie attuali e future”

“Lo sviluppo di un dispositivo economico utilizzabile per il rilevamento di patogeni in tempo reale tramite lo screening dell’RNA consentirà di limitare la diffusione delle pandemie attuali e future”, commenta Igor Stefanini, responsabile di progetto presso l’Istituto Isea del Dipartimento tecnologie innovative (Dti) della Supsi. Mentre la professoressa dell’Epfl Sandrine Gerber, spiega: “La sinergia tra le competenze complementari dei nostri tre team sarà fondamentale per lo sviluppo dei dispositivi diagnostici microfluidici mirati. Il mio gruppo si concentrerà sulle funzionalità chimiche del progetto, esaminando i rivestimenti più efficienti per ottenere un rilevamento specifico dell’RNA virale nei campioni contaminati”.

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