Cave di Arzo
Il sole tramonta sulla Soleggiata a causa di un ricorso. "Una brutta sorpresa"
Redazione
4 ore fa
Controversia alle Cave di Arzo: La Soleggiata rischia il silenzio estivo. Eventi sospesi, ma l'alternativa a Mendrisio San Martino promette cultura e convivialità. Comunità e responsabili sperano in una rapida soluzione da parte del Consiglio di Stato.

Alle Cave di Arzo l'estate 2025 sarà meno movimentata e decisamente più silenziosa. Il motivo? Negli ultimi giorni, il progetto La Soleggiata – attivo nella valorizzazione del territorio, della cultura e dei prodotti locali – si è trovato coinvolto indirettamente in una controversia. Una famiglia residente a Tremona - spiega l'Associazione in una nota stampa - ha infatti presentato ricorso al Consiglio di Stato, contestando lo svolgimento di attività ed eventi all’interno delle cave e mettendo in discussione il rilascio dei relativi permessi da parte della Città di Mendrisio. È stato pertanto richiesto l’effetto sospensivo immediato per tutte le attività in programma nel sito, inclusi gli eventi estivi de La Soleggiata. Ticinonews ne ha quindi parlato con Nathan Bätscher, responsabile eventi Cave di Arzo e La Soleggiata.

Un malcontento manifestato da anni

Un ricorso che è stato intimato al Municipio e alla Soleggiata a causa del disturbo alla quiete pubblica, a rumori molesti e alle eccessive attività che vengono svolte alle Cave di Arzo. "Tra giugno e ottobre gli eventi in programma sarebbero stati 17, compresa appunto La Soleggiata. Un numero considerato forse eccessivo dai ricorrenti, anche per la durata degli stessi e della musica fino a tarda sera", ci ha spiegato Bätscher. “Ma era già da un po’ di anni che ci era stato comunicato che una famiglia in particolare si lamentasse continuamente riguardo al rilascio dei permessi. Sicuramente, però, non ci aspettavamo un ricorso al Consiglio di Stato con effetto sospensivo immediato. Soprattutto ora, a pochi giorni dall'inizio e dopo mesi di lavori con diversi partner, studenti che ci lavorano e fornitori. È stata decisamente una brutta sorpresa”. Il progetto coinvolge direttamente e indirettamente numerosi attori: dipendenti, fornitori, produttori locali, artisti, partner logistici, sponsor e realtà istituzionali. 

Un'alternativa a Mendrisio

La partenza degli eventi era infatti prevista il 3 luglio e nel frattempo l'Associazione e il Municipio hanno chiesto la revoca dell'effetto sospensivo, anche perché da novembre si stanno organizzando artisti e food truck. Ma una risposta arriverà solo nelle prossime settimane se non mesi. "Motivo per cui - non potendo annullare la manifestazione per ovvi motivi - abbiamo trovato un'alternativa con il Municipio di Mendrisio, ovvero la zona dove si svolge la fiera di San Martino". Lì, ha proseguito Bätscher, verrà infatti installato un villaggetto. "Prevediamo 10 giornate e serate all’insegna della musica, della comunità e dello stare insieme, per continuare – anche in un contesto diverso – a offrire occasioni di incontro, cultura e convivialità". Tutto questo comporterà inevitabilmente molto più lavoro e molte più spese, "perché dovremmo noleggiare tendine, impalcature, il palco e i bagni. Elementi che erano invece già presenti alle Cave".

Perdita di immagine

Le Cave di Arzo erano infatti il punto di forza della Soleggiata. “A livello d’immagine è una grande perdita, anche perché quest’anno saremmo giunti alla sesta edizione. Ormai le Cave di Arzo sono la casa della Soleggiata, quindi si tratta di una grande sconfitta. Inoltre, a livello economico ci saranno come detto delle spese in più. Speriamo comunque che, essendo più accessibile, il pubblico aumenti". La location era infatti uno dei punti forti de La Soleggiata. "Una cava immersa nella natura e al fresco. Un luogo davvero suggestivo. Negli anni alla Soleggiata si era anche creata una comunità molto forte, motivo per cui sono sicuro che ci seguiranno anche a Mendrisio. Quindi per ora faremo così, in attesa di vedere cosa ci riserva il futuro".