
È ufficiale: da lunedì i ristoranti ticinesi potranno fungere da mense aziendali per chi lavora all’aperto. Oggi il Cantone, dopo l’annuncio giunto ieri da Berna, ha elaborato la procedura di autorizzazione, pubblicata poco fa online e comunicata a GastroTicino perché possa informare i suoi membri. Questa è la procedura da seguire.
Chi può partecipare?
Possono fungere da mensa per lavoratori all’aperto tutti i ristoranti che dispongono un’autorizzazione per servire pasti caldi. Il servizio può essere offerto nei soli giorni feriali fra le 11 e le 14.
Chi può mangiare da me?
Possono usufruire del servizio mensa i lavoratori dei settori agricolo, dell’artigianato, della costruzione, dei cantieri stradali e dei servizi di montaggio che svolgono un lavoro all’aperto.
Cosa devo offrire?
Il pranzo deve essere “finanziariamente accessibile per i collaboratori dei settori indicati”. Devo mettere a disposizione i servizi igienici. Deve essere allestito un piano di protezione per la consumazione seduti, con al massimo 4 persone per tavolo, l’obbligo della mascherina per chi è in piedi, il rispetto delle distanze anche durante la consumazione e la raccolta dei dati di contatto, da conservare per 14 giorni.
Come mi annuncio?
È necessario notificarsi compilando l’apposito formulario (non ancora pubblicato, ma che GastroTicino dovrebbe inviare ai soci) con tutti gli allegati richiesti. La notifica è valida solo dopo la ricezione di una conferma scritta per posta elettronica.
Cosa devo fare ogni giorno?
Entro le ore 10, devo inviare l’elenco completo di tutti gli avventori (utilizzando il formulario ufficiale) all’indirizzo [email protected]. L’autorità prevede di svolgere dei controlli per controllare che gli avventori siano quelli annunciati, così come per le altre norme di protezione.
Perdo il diritto agli aiuti per i casi di rigore?
No. Permane il diritto agli aiuti, a meno che l’attività di mensa (come quella di take-away, consegna a domicilio o altri ricavi) non sia sufficiente per coprire i costi fissi. I servizi che gestiscono i casi di rigore saranno comunque informati dell’attività quale mensa.
“Una boccata d’ossigeno”
Una notizia, quella dell’autorizzazione a servire i lavoratori, che è stata ben accolta da molti ristoratori, come Benedetto Pianarosa, del Nuvola Blu di Melide, intervistato oggi da Teleticino, che l’ha definita “una boccata d’ossigeno”.
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