Ticino
"Il preventivo del 2026 non tiene conto della votazione popolare dello scorso 28 settembre”
©Chiara Zocchetti
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Redazione
12 ore fa
Un'interpellanza della deputata liberale radicale Cristina Maderni (prima firmataria) chiede quali provvedimenti urgenti intende proporre e adottare il Governo in vista del possibile aumento del carico fiscale per il 2026 per tutti i contribuenti.

Il preventivo del 2026 “dichiaratamente non tiene conto del voto popolare dello scorso 28 settembre”. È quanto deplora in un’interpellanza la granconsigliera PLR Cristina Maderni, la quale sottolinea che, nonostante ciò, “la situazione per il Cantone è drammatica sia per il 2026, sia per tutto il periodo di pianificazione finanziaria”. Per il 2029 “si prevedono 364 milioni di disavanzo di esercizio”. Secondo i calcoli del Governo “a ciò si devono aggiungere circa 350-400 milioni annui per le decisioni già prese in votazione popolare il 28 settembre 2025”.

La situazione

Per il quadriennio di pianificazione finanziaria – si legge nell’atto parlamentare cofirmato da Sergio Morisoli, Omar Balli e Gianluca padlina – il deficit complessivo ammonta a 2,4 miliardi. A questi “si devono aggiungere 350-400 milioni di franchi annui relativi alle decisioni adottate dal popolo il 28 settembre scorso”. Se le decisioni prese in votazione popolare entrassero in vigore già nel 2026 “si avrebbe già per quell’anno un deficit complessivo attorno ai 450 milioni di franchi (97 a preventivo più 350-400 degli oneri non considerati).

Le domande

Secondo gli interpellanti, è un dato di fatto che, in assenza di altre misure volte al contenimento del deficit, la situazione descritta “potrebbe tradursi in un aumento del carico fiscale per il 2026 pari al 25% per tutti i contribuenti, persone fisiche e persone giuridiche”. Si chiede quindi al Consiglio di Stato se questo aumento sarebbe generalizzato e lineare. Alla fine del quadriennio, restando invariate le altre poste delle proiezioni del Governo, “l’aumento generalizzato e lineare delle imposte potrebbe raggiungere il 40%? Quali provvedimenti urgenti intende proporre e adottare il Governo entro il 31 dicembre 2025?” Infine, si chiede all’Esecutivo come e quando intende esaminare ed eventualmente accogliere gli atti parlamentari non evasi che mirano a contenere la crescita della spesa in generale, e quelli che mirano a contenere nello specifico la spesa del personale, dei beni e servizi, e dei sussidi.

 

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