
Il ponte tibetano dispone di una nuova area di ristoro: l'ente autonomo Carasc ne ha ottenuto le chiavi proprio ieri. La consegna è stata effettuata dalla Fondazione San Defendente, proprietaria dei terreni su cui poggia la spalla "sementinese" del ponte. L'area è stata rinnovata con l'installazione di servizi igienici, la creazione di postazioni che permettono la sosta lungo il percorso e presto saranno anche piantati degli arbusti autoctoni, inclusi alcuni con bacche commestibili. Si segnala anche un'altalena "social" realizzata da swingtheworld.ch.
La consegna delle chiavi
La consegna delle chiavi è avvenuta in un clima di festa, favorito anche dall'annuale festa dell'oratorio organizzata da Patriziato di Sementina, Parrocchia di San Michele e dagli altri enti responsabili del rilancio di questo appuntamento tradizionale. Contestualmente è avvenuto anche il saluto del Municipio, ad opera del Sindaco Mario Branda. Alla consegna delle chiavi erano presenti i presidenti della Fondazione San Defendente Riccardo Calastri, del Patriziato di Sementina Reto Malandrini, della Fondazione Curzútt-San Barnárd Tiziano Pedrazzoli, la progettista Arch. Lucia Cardona, il direttore dei lavori Jan Holenstein e il direttore dell’Ente Carasc Ivan Guidotti. I primi mesi di apertura dell'area faranno da fase sperimentale per valutare eventuali migliorie da realizzare nel 2026.
Gli enti coinvolti
La Fondazione San Defendente si è occupata di progettare l'area, d'intesa con la fondazione Curzútt-San Barnárd, che ne ha curato la direzione dei lavori, si legge in un comunicato. Il finanziamento dell'opera, che ammonta a circa 200'000 franchi, sarà garantito dalla Fondazione San Defendente stessa, con il sostegno importante della Città di Bellinzona e dell’Ente Regionale di Sviluppo Bellinzona e Valli (ERS-BV).