
In Ticino ci sono troppe poche abitazioni a pigione sostenibile. Con questa premessa, il 21 agosto il Consiglio di Stato proponeva di acquistare Alloggi Ticino SA – società proprietaria di stabili ad affitti ridotti – chiedendo un credito di 9,4 milioni di franchi. Ma ancor prima di finire in commissione della Gestione, il messaggio ha già incontrato l’opposizione del PLR. “Abbiamo delle priorità, che non sono sicuramente quelle immobiliari”, ha sottolineato il presidente Alessandro Speziali. “Bisognerebbe piuttosto dare un colpo di mano alle famiglie, ad esempio sul tema della conciliabilità. Quindi, se da una parte siamo contrari nel merito al messaggio – da oltre 9 milioni – dall’altra ci diciamo che le priorità sono altre e, concretamente, sarebbe opportuno indirizzare lì maggiori sforzi”.
Conciliabilità lavoro-famiglia
Speziali fa riferimento sia alla conciliabilità lavoro-famiglia, sia al sostegno agli asili nido. E anche secondo il Centro, bisogna investire di più nella conciliabilità, ma – afferma il presidente Fiorenzo Dadò – “di principio il partito è d’accordo con il messaggio, perché ritiene questo un buon affare per il Ticino. Il tema dell’alloggio è prioritario anche per le famiglie”. E su questo concorda anche Speziali. “Lo è da tempo, così come in altri Cantoni. Ma la risposta statale non è la migliore opzione. Potrebbero esserci degli interventi puntuali e mirati dello Stato, anche limitati nel tempo invece di diventare promotore e magari in futuro addirittura attore unico di questo settore, di cui non si conoscono mai realmente i costi effettivi”.
Affitto minimo
Sul tema, il Partito Socialista non ha ancora una posizione definita mentre la Lega dei Ticinesi ne discuterà prossimamente. Intanto, il PLR rilancia affermando che occorre anche intervenire sull’affitto minimo riconosciuto alle persone in assistenza. “Recentemente la BNS ha rivisto il tasso ipotecario, e questo anche in altri settori. Quindi, possiamo pensare che i sussidi nell'ambito della pigione possono essere anche rivisti, e questo per poi aiutare chi ha veramente bisogno”, ha proseguito Speziali. A prendere posizione negli scorsi giorni anche l’UDC, dicendosi contrario all’acquisto di Alloggi Ticino SA. E se – leggiamo in una nota – il Parlamento non correggerà questa deriva, il partito valuterà il lancio di un referendum.